Parola del mister

Gasperini dopo il Parma: «Scudetto? Non pensiamoci, è stato così anche per l'Europa League»

Il tecnico si gode gli ennesimi tre punti e la vetta della classifica insieme all'Inter, ma allontana ogni sogno di gloria (per ora...)

Gasperini dopo il Parma: «Scudetto? Non pensiamoci, è stato così anche per l'Europa League»
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di Giambattista Gherardi

Ventotto punti, settima vittoria di fila e serie utile che sale a undici partite, ma anche il dodicesimo gol di Retegui e il rientro di Scalvini. Non fosse stato per il cartellino rosso rimediato da Manganiello, per Gasperini quella di Parma sarebbe stata la trasferta perfetta.

«I risultati - conferma il mister ai microfoni di Sky - parlano da soli. È stato un primo tempo ottimo, poi a inizio ripresa il loro gol poteva creare problemi. Abbiamo però limitato il momento e il loro entusiasmo».

Occasioni a ripetizione nel primo tempo.

«Siamo una squadra che crea tanto, non possiamo concretizzare tutto. Ora dobbiamo mettere la testa sulla Champions. A Berna troviamo un avversario che ha messo in difficoltà l' Inter e un campo sintetico sicuramente anomalo. Le partite non sono mai chiuse o scontate».

L'espulsione?

«Loro hanno preso energia dopo il gol, ma sui lanci lunghi commettevano falli non rilevati. Ho protestato e Manganiello mi ha ammonito. Era finita lì. Non è stato tanto l'arbitro, ma il quarto uomo a causare il rosso. È stato lì a fissarmi per due minuti dopo l'ammonizione e ho detto che poteva guardare la partita. Manganiello ha raccolto la sua segnalazione e ha estratto il rosso, trovando il modo di essere protagonista».

Un'Atalanta da scudetto?

«Alla tredicesima giornata dobbiamo solo pensare a giocare partita per partita e stare più in alto possibile. È stato così anche con l'Europa League, non pensavamo certo di vincerla ma è avvenuto...».

Ederson il più forte giocatore che ha allenato?

«Ne ho avuti tanti. Penso per esempio a Freuler. Tutti mi hanno dato tanto, faccio fatica a fare una classifica. Del mio primo giorno a Bergamo nel 2016 c'è oggi solo Toloi».

L'Atalanta ha anche il miglior attacco.

«Andare all'attacco è il mio modo di interpretare il calcio. A volte mi dico che dovrei accontentarmi, ma poi in campo prevale la voglia di creare e fare gol».

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