Tensioni

Gasperini dopo l'AZ: «Oggi l'Atalanta non può parlare di Champions o Europa»

Il tecnico è tornato a parlare in conferenza stampa dopo un mese e mezzo di silenzio. E le sue parole sono state ben diverse rispetto a quelle della dirigenza

Gasperini dopo l'AZ: «Oggi l'Atalanta non può parlare di Champions o Europa»
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di Fabio Gennari

Gian Piero Gasperini, dopo la gara persa 1-0 con gli olandesi dell'AZ Alkmaar, ha parlato in conferenza stampa per la prima volta da Atalanta-Inter di metà novembre e le sue parole sono state forti, dirette e molto chiare.

Nei giorni scorsi, il presidente Antonio Percassi aveva detto che gli piacerebbe «regalare di nuovo l'Europa a Bergamo», parole profondamente diverse da quelle che il patron nerazzurro aveva sempre pronunciato in passato e che fissavano un obiettivo concreto per la seconda parte di stagione. Il tecnico, invece, ha detto cose diverse.

«La mia valutazione tecnica, rispetto a quella di chi scrive, è molto diversa - ha dichiarato il mister dopo l'AZ -. Oggi l'Atalanta non è una squadra che può dire "vado in Champions" o "vado in Europa". In questi anni l'Atalanta ha ceduto molto giocatori facendo plusvalenze, ha reinvestito e cresciuto nuovi elementi rimanendo in alto mentre molti altri facevano debiti. Proveremo a fare il massimo, ma io credo che l'Atalanta debba continuare a valorizzare al massimo i suoi giocatori».

La valutazione che ha fatto Gasperini è netta: «Chi entra in campo non cambia più le partite, questa squadra fatica a recuperare palla, manca di forza e non abbiamo nemmeno grande tecnica. Per sopperire a tutto questo bisogna avere grande spirito. Dobbiamo stare attenti che situazioni esterne non condizionino i giocatori, soprattutto in questo mese di gennaio».

La sensazione, ascoltando Gasperini, è che il nodo sia sempre il mercato. Sia pensando alla rosa abbondante che a chi potrebbe arrivare. «Non ci sono regali da attendere sul mercato, dobbiamo recuperare spirito, carattere e compattezza d’ambiente su quello che si deve fare nei prossimi mesi. C’è diversità di vedute, si parla un po’ troppo di risultati. Questa squadra deve giocare le sue partite, ci sono delle difficoltà ma, come ho detto, dobbiamo avere lo spirito giusto».

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