Il dopo partita del mister

Gasperini: «La squadra ha ragionato con la mia testa, e non per imposizione»

Una serata che entra dritta nella storia, con un’indolore sconfitta (0-1) e una qualificazione più che meritata alle semifinali del 2 e 9 maggio

Gasperini: «La squadra ha ragionato con la mia testa, e non per imposizione»
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di Giambattista Gherardi

Una serata che entra dritta nella storia, con un’indolore sconfitta (0-1) e una qualificazione più che meritata alle semifinali del 2 (in trasferta) e 9 maggio (a Bergamo) contro il Marsiglia, che ha eliminato il Benfica ai rigori. Mister Gasperini a caldo, ai microfoni di Sky, allarga definitivamente il sorriso abbozzato in campo a un minuto dalla fine, quando era ormai fatta. In campo è volata anche la giacca, prima di abbracciare Klopp che ha applaudito non soltanto il mister, ma tutto il pubblico bergamasco, dodicesimo uomo in campo.

«Abbiamo eliminato una grande squadra, con un grande allenatore, noi ci abbiamo messo una grande prestazione, un grande cuore e un grande pubblico. Abbiamo dato anche un bel contributo al ranking in questi anni e in questa stagione in particolare».

Il rigore a inizio partita è stata una brutta tegola...

«In questa stagione abbiamo subito una decina di rigori di questo tipo, un po’ ingenuamente. Invece sul rigore di questa sera abbiamo costruito la nostra prestazione, con una gara intensa, veloce, combattuta e atleticamente vigorosa».

È la sua serata più bella?

«Nella mia carriera non ci sono tante coppe, ma tante medaglie. E questa è una delle medaglie più belle. Indubbio che conquistare un trofeo sarebbe bellissimo, ma certe prestazioni restano. I ragazzi nell’intervallo hanno espresso voglia e fiducia e loro stessi hanno dimostrato di ragionare con la mia testa, ma non per imposizione. Io non posso che considerare tutto questo come un grande trofeo».

Anche Djimsiiti, protagonista di un’altra prestazione da gladiatore, esprime soddisfazione e voglia di andare addirittura oltre. «Tutta Bergamo aspettava questa partita - afferma il difensore albanese - e in città in questi giorni tutti ci chiedevano di portare l’Atalanta e Bergamo nella storia del calcio».

Il rigore?

«È stato un momento delicato e pericoloso, ma non ci siamo disuniti, anche se poi abbiamo sofferto le loro palle lunghe. Abbiamo via via preso le misure e siamo riusciti a proporre il nostro gioco, pressando a tutto campo».

Si va in semifinale...

«È un momento storico, da gare come questa dobbiamo uscire ancora più forti e giocarci fino in fondo tutte le nostre possibilità, su tutti fronti».

Commenti
Francesco Giuseppe

Bravissimi ragazzi.

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