Il dopopartita del Gasp

Il mister mastica amaro dopo il ko: «Troppo cantiere, mi sento responsabile del risultato»

Il mister mastica amaro dopo il ko: «Troppo cantiere, mi sento responsabile del risultato»
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di Giordano Signorelli

Non ha sicuramente il sorriso sul volto Gian Piero Gasperini dopo la sconfitta interna contro la Sampdoria. «Queste sono partite in cui un allenatore si sente delle responsabilità sul risultato. Abbiamo fatto una buona gara, pur essendo poco pericolosi. Poi loro hanno fatto gol, siamo andati in difficoltà, oggi è stato un po’ di cantiere con esperimenti, abbiamo perso un po’ le distanze e non abbiamo concretizzato alcune situazioni».

Sul turn-over aggiunge. «È lo scotto che ricevi quando vai a cercare di inserire velocemente i giocatori, anche se hanno fatto bene. Però poi finisci per picchiare contro il muro: la Samp era ben organizzata, mentre noi abbiamo perso qualità negli ultimi venti metri. Abbiamo la necessità e la volontà di inserire giocatori, ma per giocare ad altissimi livelli non ne puoi fare troppi. Noi abbiamo l'esigenza di far crescere giocatori altrimenti siamo troppo pochi e forse è anche per questo che di solito nel girone di ritorno siamo migliori. Cinque cambi? Può darsi che abbia esasperato un po’ negli esperimenti e abbia condizionato le mie scelte di oggi. Non servono rose lunghissime, l’importante è inserire uomini giusti nei 13-14, non nei 25-26».

Infine sulla partita. «Sul primo gol abbiamo scalato male, potevamo recuperare meglio e anche sul terzo gol non serve andare tutti su un uomo per liberare l’altro. Poi quando le partite prendono brutte pieghe non è facile raddrizzarle. Più punti nel ritorno? Speriamo sia così anche quest’anno. Probabilmente ci sono dei passaggi da sviluppare, ogni partita devi essere al meglio».

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