Gasperini: «Oggi più che mai abbiamo giocato in 16. Il bello deve ancora venire»
Dopo il 2-0 rifilato al Monza, il mister è soddisfatto per l'apporto arrivato dai subentrati. Ed esclude che con il Napoli sarà una sfida scudetto
di Giambattista Gherardi
Gasperini, in sala stampa dopo il 2-0 rifilato al Monza, accende un sorriso convinto. È una serata non certo facile, che però issa l'Atalanta al terzo posto in classifica, complice il 2-2 della Juventus contro il Parma.
«È stata una partita oltremodo difficile, per merito di un Monza che ci ha messo tanta energia e attenzione - commenta il mister -. Nel primo tempo facevamo fatica a costruire situazioni pericolose, soffrendo sugli esterni, dove hanno pesato anche le tante partite giocate in pochi giorni. Le energie fresche immesse nel finale sono state determinanti. Ha fatto bene Zaniolo, la sua prima prestazione importante, ma anche Samardzic e Zappacosta che hanno segnato, Cuadrado che ci ha dato energia e Kossonou che nel finale quasi va in gol ed è definitivamente recuperato».
Un'Atalanta matura, quella vista contro i brianzoli.
«In difesa e a centrocampo abbiamo un nucleo molto solido, che interpreta bene le gare e i diversi momenti della partita. Questo ci dà pazienza e maturità. Non sempre è possibile risolvere tutto nei primi minuti come con Genoa e Verona e ciò genera fuducia negli avversari e progressiva stanchezza per noi. I cambi ci hanno dato le chiavi del successo, mai come oggi abbiamo giocato in 16 e non in 11».
Adesso appuntamento a Napoli (domenica 3 novembre, ore 12.30). Una sfida scudetto?
«Oggi l'Atalanta non è da scudetto. La sfida è importante, ma ci sono anche la Champions, che per noi è un chiodo fisso, contro lo Stoccarda e poi la sfida con l'Udinese. Dopo essere partiti con tre trasferte consecutive, le partite in casa ci hanno fatto risalire. Il bello però deve ancora venire».