Parola del mister

Gasperini prima della finale: «Bergamo è in fibrillazione, l'Atalanta catalizza i pensieri»

Il tecnico dei bergamaschi è parso decisamente concentrato, ma anche sereno, in vista di una gara che potrebbe riscrivere la storia della Dea

Gasperini prima della finale: «Bergamo è in fibrillazione, l'Atalanta catalizza i pensieri»
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di Fabio Gennari

«Bergamo vive un momento di fibrillazione sportiva e l'Atalanta catalizza i pensieri della città. Sarà così domani (oggi, 15 maggio, per chi legge, ndr), ma anche nelle altre competizioni. Questo momento è fantastico, possiamo raggiungere un trofeo, però già abbiamo fatto qualcosa che, dal mio punto di vista, vale davvero molto più di qualsiasi coppa. Qualcosa che rimane con la squadra: a volte vinci e non festeggi, qui invece è stato fatto qualcosa per cui rimarremo legati alla storia dell'Atalanta».

Alla vigilia di Atalanta-Juventus, finale della Coppa Italia Frecciarossa 1013/2024, Gian Piero Gasperini ha parlato così in conferenza stampa. Ed è parso davvero molto determinato.

Con negli occhi ancora la grande prestazione offerta contro la Roma, la Dea sembra favorita, ma il tecnico non ci sta ed è concentrato su quanto servirà fare per provare a vincere: «Ogni partita è diversa, non ci illudiamo che possa essere simile a quella con la Roma. Tatticamente, l'assenza di Scamacca ci costringerà a provare altre soluzioni e di questo sono dispiaciuto. Non tanto per me, quanto per lui: è stato privato di una finale, dove devi portare i giocatori migliori, non toglierli».

«Con la Juve sarà un altro tipo di partita - ha continuato il mister -, spero che arriveremo con lo stesso spirito con cui siamo arrivati a sfidare la Roma dopo la qualificazione col Marsiglia e la stessa voglia di vincere. Così avremo più chance. Favoriti? Di sicuro arriviamo con grande entusiasmo e la Juventus ha avuto risultati sotto le aspettative in queste settimane, ma rimane una squadra indubbiamente forte».

«Sono passati solo cinque anni dalla gara con la Lazio ed è motivo di grande orgoglio essere ancora qui - ha detto Gasperini -, perché di quella squadra ne sono rimasti pochi. Abbiamo modificato tanto nel tempo, ci sono state una seconda e ora una terza Atalanta. Sempre in campo con spirito, motivazioni e identità: questo è un gruppo giovane e forte che ha bruciato le tappe. La cosa per me importante è che l'Atalanta si posizioni su un livello che le permetta di giocare spesso questo tipo di partite. Dobbiamo sempre guardare in alto».

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