Gasperini: «È un grande rammarico», ma applaude i suoi ragazzi e la gente di Bergamo
Il tecnico dell'Atalanta ammette di aver cullato la conquista della semifinale ed elogia ancora una volta il popolo bergamasco

di Giordano Signorelli
Per un lungo tratto l'Atalanta ha sognato la storica qualificazione alla semifinale di Champions League. Poi, nel recupero è arrivata la beffa. «Devo dire che è un grande rammarico perché mancava pochissimo - afferma Gian Piero Gasperini nel dopogara -. Sembrava che ce la potessimo veramente fare e sarebbe stata una grande impresa. Rimane la soddisfazione di una Champions League giocata in crescendo contro le migliori d’Europa e non posso non ringraziare i ragazzi per la stagione vissuta insieme. Sembrava fatta nonostante le difficoltà di una partita difficile».
La differenza l'hanno fatta i fuoriclasse. «In questo tipo di gare, negli avversari ci sono elementi fra i più forti al mondo come Mbappé e Neymar che hanno vivacizzato l’azione. Forse se avessimo preso gol prima ce ne saremmo fatti una ragione in maniera diversa, mentre prenderlo a tempo scaduto dispiace di più. I ragazzi hanno dato tutto, siamo alla fine di un periodo impegnativo e faticoso. Come diceva Mourinho, la Champions è la competizione dei dettagli e sono quelli che determinano le partite, da una parte e dall’altra».
Infine una menzione anche per la gente di Bergamo. «Siamo arrivati allo stadio, abbiamo trovato tante persone qui. A Bergamo si festeggia ugualmente per il senso di appartenenza che c'è. La squadra ha dato tutto quello che era nelle proprie possibilità. Entusiasmo e passione sono risorse illimitate e le abbiamo messe in campo anche questa volta. Ora cercheremo di migliorarci per il futuro. Siamo felici di essere nuovamente in Champions League e almeno ai gironi ci ripresenteremo».