Gasperini si gode la vittoria e si arrabbia alla domanda su Gomez: «Basta, siete pesanti»
Il tecnico sul Papu non le manda a dire: «Quando si arrabbia un allenatore è una cosa, quando lo fa un presidente è un'altra»
di Giordano Signorelli
L'Atalanta vince 4-1 contro la Roma e ci sarebbero tantissime motivazioni per essere contenti e soddisfatti del risultato e della prestazione dei nerazzurri. Però, come ben sapete, a Zingonia tiene sempre banco la questione relativa a Gomez, con Gasperini che si irrita di fronte all'ennesima domanda con protagonista colui che è - per il momento - ancora capitano della Dea. «Basta, siete pesanti! - risponde il tecnico al giornalista di Sky che gli ha posto la domanda - Quando si arrabbia un allenatore è una cosa, quando lo fa un presidente è un'altra. Non chiedetemi più di questa cosa, la aggiusterà la società. Abbiamo vinto 4-1 parliamo della partita».
Sul match, infatti, Gasperini aveva elogiato Ilicic, con cui si era abbracciato a fine incontro. «Se lo recuperiamo al meglio, sappiamo che ci fa fare il salto di qualità. Finora è stato un po’ di discontinuo, anche se ha sempre fatto bene in allenamento. In partita forse perdeva un po’ di fiducia quando le cose non giravano per il verso giusto. È evidente che abbiamo bisogno di lui, sono molto contento di Josip come lo sono di Malinovskyi e Miranchuk, quest’ultimo sotto Covid fino a martedì. Sono giocatori che ormai sono pronti e recuperandoli abbiamo più possibilità di fare bene e più soluzioni sul fronte d'attacco».
Il tecnico non è però d'accordo quando gli viene fatto notare un cambio di atteggiamento fra primo e secondo tempo. «Nella prima frazione di gioco abbiamo preso gol dopo cinque minuti e loro hanno avuto una seconda occasione con Spinazzola. Ma noi abbiamo sempre tenuto in mano la partita, siamo stati forse un po' poco pericolosi, ma sapevamo che la Roma rappresentava un ostacolo difficile da superare e, preso il vantaggio, si è chiusa bene. Poi le gare durano novanta minuti, ma siamo stati bravi anche nel primo tempo».
Infine una menzione per Muriel. «Sono in debito con lui perché è straordinario dalla panchina, ha accelerazioni nell’immediato, trova spazi e diventa decisivo nove volte su dieci. Avrei dovuto e voluto impiegarlo di più per il suo morale. L'anno scorso ha fatto tanti gol, ma anche quest'anno non è da meno e deve sentirsi importantissimo in questa squadra. Non credo molto nel turnover, ma abbiamo cinque sostituzioni e anche se parte spesso dalla panchina, è determinante. Ha un bel carattere, ha fatto tanti gol, l'ho visto triste in queste settimane e spero che il gol gli dia il sorriso».