L'editoriale di Xavier Jacobelli

Gira male: 4 punti in 5 partite Koopmeiners e Zappacosta ko. Ma guai a mollare adesso

Gira male: 4 punti in 5 partite Koopmeiners e Zappacosta ko. Ma guai a mollare adesso
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di Xavier Jacobelli

E niente, in questo periodo all’Atalanta gira proprio male. Con l’aria che tira, bisogna tenersi stretto anche il punto con l'Udinese, considerato che il bilancio delle ultime cinque partite è deprimente: una vittoria, tre sconfitte, un pareggio, la zona Champions che si allontana: stasera la Dea è -5 dal quarto posto, eppure, al termine della venticinquesima giornata, la distanza potrebbe risultare anche maggiore.

La verità è che alla squadra non ne va una giusta. Gasperini era già stato privato di Hateboer sino alla prossima stagione; con Scalvini, Palomino e Zapata indisponibili per la gara con i friulani, prima del via si è fermato Zappacosta e, dopo il via, al 41' anche Koopmeiners: le previsioni sul suo stop sono pessimistiche.

Per completare il quadro di un sabato storto, aggiungete la paratona di Silvestri sul tiro di Toloi, però apprezzando anche lo strepitoso salvataggio di Musso su Beto, e prendendo atto dell'impegno e dell’intensità dei nerazzurri che hanno provato sino all'ultimo secondo a sfondare il muro eretto da Sottil.

L’Udinese ha vinto soltanto una delle ultime diciassette partite e il pari di Bergamo la rinfranca. L'Atalanta è certamente migliorata rispetto alle pessime prestazioni con Sassuolo, Lecce e Milan. Le sarebbe servita una vittoria per rimettersi in carreggiata nella corsa Champions, soprattutto in vista di Napoli dove sarà dura, anche perché la capolista vorrà reagire alla sconfitta con la Lazio.

Ci sarà tempo per pensare alla prossima trasferta. Ora, l'importante è non mollare per nessun motivo, guardandosi anche alle spalle. Nell’arco della stagione i periodi felici, come in gennaio, lasciano spazio ai negativi, come questo. Tuttavia, ci sono 39 punti a disposizione, ammesso e non concesso che, come dice Allegri, a quota 73 si vada in Champions. Quindi, testa bassa e pedalare. I conti si fanno alla fine.

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