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Vecchi e nuovi cicli
Gomez, Ilicic, Zapata e ora Muriel: l'Atalanta cambia pelle ma continua a restare in alto
Quando un giocatore che ha regalato tante emozioni va via da Bergamo è sempre un colpo al cuore, ma nuovi protagonisti importanti sono sempre arrivati
di Fabio Gennari
L'Atalanta continua a cambiare faccia. Negli ultimi anni (per i motivi più disparati) sono andati via da Bergamo Gomez, Ilicic, Zapata e ora succederà anche con Muriel, per un gruppo che ha mutato la sua fisionomia in modo profondo senza però perdere la capacità di confermarsi a livelli che valgono l'Europa con una continuità che mai si era vista nella sua storia.
Le caratteristiche dei nuovi, in tanti casi, non sono nemmeno paragonabili a quelle di chi ha marchiato a fuoco il primo ciclo di Gasperini, ma saper cambiare senza perdere troppo in termini di risultati è una grande vittoria di tutto il Mondo Atalanta.
Gli esempi sono tantissimi. All'inizio furono Gagliardini, Caldara e Conti i "gioiellini" cresciuti nel settore giovanile e che se ne sono andati in grandi piazze lasciando il dubbio che non ci si potesse ripetere. Poi successe, in ordine sparso, con Romero, Gosens, Freuler e, appunto, Gomez, Ilicic e Zapata. Più Muriel. Tutti protagonisti di squadre diverse, con età e situazioni fisiche o contrattuali diverse. Protagonisti di serate e partite da applausi che sono andati altrove e, magari, si sono anche confermati. Oppure no.
A Bergamo sono arrivati giocatori nuovi, la società ha comprato bene e mister Gasperini è ripartito ogni stagione con la convinzione di poter far diventare ancora grande una squadra nuova, con caratteristiche conosciute che si sono perse e altre, diverse, da scoprire.
Nel cuore dei tifosi è normale che chi ha fatto cose grandi venga ricordato e lasci un vuoto, bisogna tuttavia avere grande fiducia perché i fatti dimostrano che le capacità di chi sta in società e di chi lavora ogni giorno sul campo sono la garanzia più grande per tutto il Mondo Atalanta.
