Atalanta
L'editoriale di Xavier Jacobelli

Grande Bologna, piccola Dea. Così non si va in Europa

Grande Bologna, piccola Dea. Così non si va in Europa
Atalanta 08 Aprile 2023 ore 19:44

di Xavier Jacobelli

Per la prima volta l’allievo Motta ha battuto il maestro Gasperini e l’ha fatto alla grande. La vittoria del Bologna a Bergamo è stata netta, meritata, evidente, nel risultato e nel gioco. Dall’inizio del 2023, la Dea e i rossoblù avevano totalizzato lo stesso numero di punti (21). Fino a questa vigilia di Pasqua, amarissima per i bergamaschi che potevano agganciare l’Inter al quinto posto, eppure, di nuovo, sono rovinosamente caduti in casa. Il Bologna, invece, ha confermato di essere una delle squadre più in forma in questa fase decisiva del campionato legittimando sul campo le proprie ambizioni europee e premiando la sagacia tattica di Motta. Questi, alla scuola di Gasp, ha imparato molte cose e le ha imparate benone.

La partita è stata decisa dai gol di Sansone e di Orsolini in casa, però le chiavi di volta sono state due: l'infortunio di Pasalic che ha scombussolato i piani di Gasperini, costringendolo a schierare anzitempo Boga e la splendida prova di Soumaoro e Lucumi che hanno letteralmente annullato Hojlund e Zapata, quando Duvan è subentrato all’inconcludente Lookman.

La gara con il Bologna è stata la quattordicesima interna dell’Atalanta. Bilancio: 6 vittorie, 3 pareggi, 5 sconfitte, le più numerose rispetto alle rivali nella corsa all'Europa. Nella classifica delle gare interne, la squadra di Gasp è nona, mentre balza al terzo posto quando si considera il rendimento esterno (8 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte). Ventisette dei suoi 48 punti l’Atalanta li ha conquistati lontano da Bergamo: qui sta il nodo da sciogliere considerato che 5 degli ultimi 9 incontri i nerazzurri li disputeranno al Gewiss Stadium.

L’assenza di Koopmeiners pesa molto, come hanno pesato il ko di Pasalic dopo 25 minuti e l’indisponibilità di Ruggeri, sempre fra i migliori da quando era diventato titolare fisso. Ciò non toglie che se vuoi andare in Europa, bisogna giocare molto meglio e non si possono più sprecare occasioni come questa. Dice bene Gasp: la corsa alla qualificazione continentale è più che mai aperta, anche perché si chiama Ciapa no il campionato che si gioca dentro il campionato del Napoli (cui basteranno 4 vittorie in 9 giornate per essere aritmeticamente campione).

Chiedere referenze a Inter e Milan, sebbene l’Atalanta non sia stata capace di approfittare dei pareggi delle milanesi. In Europa si va per meriti propri, non per demeriti altrui. Tenerlo bene a mente.

Seguici sui nostri canali