Due pendolini

Hateboer e Castagne, storia di una prestazione incredibile contro gli esterni juventini

Sgasate continue, attenzione in copertura e un'intelligenza tattica che permette loro di stare sempre al centro del gioco

Hateboer e Castagne, storia di una prestazione incredibile contro gli esterni juventini
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di Fabio Gennari

Di loro si parla sempre troppo poco. Eppure sulla fascia scavano il solco in continuazione, avanti e indietro senza soluzione di continuità, con Ilicic e Zapata più avanti e Toloi e Djimsiti in appoggio. E così per novanta minuti più recupero, senza mai andare in affanno. Hans Hateboer e Timothy Castagne hanno giocato sul campo della Juventus una di quelle partite che restano impresse solo se si valuta la prestazione della squadra a 360 gradi. Perché a certi livelli sono sempre i dettagli a fare la differenza.

Hateboer spesso viene accusato di avere limiti tecnici e probabilmente è vero, ma in un giocatore di Serie A ci sono tante componenti e le sue caratteristiche, giocando da ala, sono perfette. Sulla fascia opposta, a Torino, ha giganteggiato Castagne, uno che fino alle 21.30 (con la gara alle 21.45) era tra i panchinari e che invece sul terreno di gioco ha costretto Cuadrado a fare la comparsa. Il rendimento fino al fischio finale e la corsa a perdifiato che non si arresta mai sono garanzie per tutto il gruppo.

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