I 1.800 di Verona: sostegno continuo, un boato al gol di Koop e tanta festa nel finale

di Fabio Gennari

I segnali della massiccia presenza di tifosi atalantini al Bentegodi erano già ben visibili al casello di Verona Nord. In uscita dall'autostrada, forse anche a causa della conformazione un po' particolare dello svincolo, si è creato un imbuto con auto e bus pennellati di nerazzurro impegnati a muoversi tra le indicazioni della Polizia, presente in buon numero già in quel punto. La trasferta dei sostenitori orobici a Verona è iniziata nel pomeriggio e si è conclusa a tarda sera con tanta gioia nel cuore per i tre punti conquistati.

Lo spettacolo, dentro al Bentegodi, sia nel prepartita che durante tutto il primo tempo, lo hanno regalato le tifoserie. Già un'ora abbondante prima della sfida, con il parcheggio dedicato bello pieno, il colpo d'occhio nel settore ospiti era ottimo. I 1.781 posti a disposizione sono stati esauriti già entro mercoledì, qualcuno era anche in tribuna e quindi si può parlare di un bis dopo Genova: in due trasferte agostane, oltre 3.600 appassionati nerazzurri hanno seguito la Dea lontano da Bergamo.

Quando la Curva del Verona si è messa a spingere i padroni di casa, il confronto canoro, ovviamente, non era proponibile. Ma dalla piccionaia riservata agli atalantini (il settore sottostante non è stato aperto perché la stima delle richieste, secondo gli scaligeri, non avrebbe reso logico farlo) i cori sono stati continui e il sostegno in campo si è sentito, sia prima del boato per la rete di Koopmeiners che nel finale. Dopo il triplice fischio di Prontera, è partita una festa che ha coinvolto anche i giocatori in campo. Adesso avanti con il Torino, si gioca in casa e la spinta del Gewiss dev'essere totale.