I 10 punti nelle prime quattro partite sono un record per Gasperini a Bergamo
Il gioco e le prestazioni possono sempre migliorare, ma intanto contano i punti e la Dea sta facendo davvero bene
di Fabio Gennari
L'Atalanta, sotto la guida di Gasperini, non è mai partita forte come in questa stagione. Le gare contro Sampdoria, Milan, Verona e Torino hanno fruttato complessivamente 10 punti (tre vittorie e un pareggio) e se il primato temporaneo in classifica rende orgogliosa tutta la piazza, ci sono i numeri a supportare un entusiasmo che è il miglior compagno di viaggio che si possa avere in questo momento. Perché il lavoro quotidiano, senza la pressione del risultato da ottenere a tutti i costi, è molto diverso.
La squadra non è arrembante, lascia il possesso agli avversari in alcuni tratti delle gare, ma poi colpisce. 7 gol fatti e appena 2 subiti segnano altri due indicatori molto interessanti: mai, con il Gasp, la Dea aveva subito così pochi gol in quattro giornate (l'anno scorso erano stati tre, ma con solo quattro segnati) e anche la differenza reti è la migliore, a pari merito con la stagione 2020/21, quando con 14 reti segnate e 9 subite il saldo era di +5. Certo, ci sono anche i pali colpiti (tre dall'Atalanta e quattro dalle avversarie) che potevano cambiare un po' lo scenario, ma fa tutto parte del gioco.
Un'altra curiosità interessante riguarda chi ha messo a segno i gol. Koopmeiners (4 reti) è il capocannoniere del campionato insieme a Vlahovic della Juventus, mentre le altre reti nerazzurre portano la firma di Toloi, Malinovskyi e Lookman. Insomma, appena un attaccante su cinque "puri" in rosa ha trovato la rete. Infine, Gasperini in queste prime giornate di campionato ha mandato in campo almeno una volta tutti e 21 i giocatori di movimento a disposizione (manca solo Palomino, sospeso) e il danese Hojlund è stato l'esordiente numero 101 dell'Atalanta nei sette anni di guida tecnica del mister di Grugliasco.