I due mondi di Carnesecchi e Musso: uno gioca in Italia, l'altro è titolare in Europa
Le gerarchie sono definite, i due ragazzi lavorano al massimo e hanno le loro competizioni di riferimento in cui mettersi in mostra
di Fabio Gennari
A parte la sfida giocata da Carnesecchi sul campo del Rakow nell'ultimo turno del girone di Europa League, la competizione europea che vede la Dea in semifinale contro il Marsiglia è la competizione di Juan Musso.
Viceversa, da ormai diversi mesi il classe 2000 romagnolo è il titolare dell'Atalanta in campionato e Coppa Italia, per una divisione dei ruoli che ha messo Gasperini nella condizione di tenere entrambi sulla corda con risultati spesso anche molto importanti.
Contro il Liverpool, sia all'andata che al ritorno Musso ha fatto molto bene. Il rendimento dell'argentino è stato positivo sia tra i pali che nelle situazioni in cui servivano tempismo e coraggio nelle uscite. Un gol preso (su rigore) in 180 minuti più recupero significa aver fatto davvero un gran lavoro, considerando che dall'altra parte c'erano giocatori di livello assoluto. Che qualcosa hanno sbagliato, certo, ma che sono anche stati stoppati dal numero 1 argentino della Dea.
Domani (21 aprile) a Monza è atteso di nuovo in campo Carnesecchi. Con il Verona non è stata la sua miglior prestazione, ma, guai a dimenticarlo, mercoledì prossimo l'Atalanta giocherà una semifinale di Coppa Italia con la Fiorentina che è ancora una gara aperta solo e soltanto grazie agli straordinari interventi che Carnesecchi ha messo in mostra lo scorso 3 aprile al Franchi. Un dualismo, quello tra l'italiano e Musso, che dunque si risolve con vetrine da protagonisti per entrambi i portieri nerazzurri.