I numeri sono impressionanti: tre trasferte di Champions, 11 gol e 8 marcatori diversi
Lontano da Bergamo, per la Dea segnano in tanti e tanto. Un ruolino di marcia davvero da urlo per una squadra con molte soluzioni
di Fabio Gennari
In attesa di invertire la rotta in casa dove, al momento, sono stati registrati due 0-0 contro Arsenal e Celtic, l'Atalanta di Champions in versione trasferta macina record e numeri semplicemente impressionanti.
Contro Shakthar, Stoccarda e Young Boys, i nerazzurri hanno segnato undici reti subendone solo una, mandando sul tabellino ben otto calciatori differenti. Con tutte le zone del campo che sono degnamente rappresentate e confermano come il livello complessivo del gruppo sia da applausi.
A Gelsenkirchen sono andati in rete Djimsiti, Lookman e Bellanova, a Stoccarda è toccato ancora al nigeriano con Zaniolo a chiudere i conti nel finale e ieri sera (26 novembre) alla Wankdorf Arena è stata la volta di Retegui, De Ketelaere, Kolasinac e Samardzic. Tutte e cinque le punte hanno già fatto gol, all'appello mancano habitué della marcatura come ad esempio Pasalic, ma c'è tempo per costruire una statistica più interessante e profonda. Qualcosa che stupisca ancor di più.
Il concetto di cooperativa del gol è rafforzato dal fatto che, allargando anche al campionato la valutazione, sono ben tredici i giocatori della rosa ad aver già segnato almeno una rete. Questo permette a Gasperini di ruotare i suoi ragazzi trovando sempre risposte importanti e permettersi il lusso di lasciare in panchina uno come Lookman in una gara di Champions. Sfida da vincere? Le soluzioni, dall'inizio o a gara iniziata, ci sono.