Pareggio in Austria

Il 2-2 con lo Sturm Graz è un'occasione sprecata, ma restiamo primi e imbattuti

Una doppietta di Muriel ribalta il vantaggio dei padroni, poi l'Atalanta, rimasta anche con un uomo in più, viene ripresa dal dischetto

Il 2-2 con lo Sturm Graz è un'occasione sprecata, ma restiamo primi e imbattuti
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di Fabio Gennari

Prima sotto di una rete nel catino della Merkur Arena, poi in vantaggio (di un gol e di un uomo) e alla fine rimontata da un calcio di rigore per fallo di mano di Kolasinac. A Graz, l’Atalanta di Gasperini perde una grande occasione per allungare su Sturm e Sporting Lisbona, chiude 2-2 con la doppietta di Muriel (di Prass e Wlodarczyk i gol austriaci), ma rimane comunque in testa al girone D di Europa League con tre punti di vantaggio sugli stessi austriaci e sullo Sporting Lisbona, che impatta 1-1 in trasferta contro il Rakow. Peccato, perché si sarebbe potuto allungare in modo significativo rendendo la sfida di ritorno molto più leggera e invece bisognerà battagliare ancora contro una squadra apparsa inferiore sotto tanti punti di vista, ma mai doma.

Gasperini sorprende tutti con le scelte dei titolari e dal primo minuto in attacco schiera Luis Muriel, che scende in campo per la seconda volta negli undici iniziali, come già avvenuto contro il Rakow alla prima giornata europea. In porta torna Musso, dietro spazio a Toloi, con Scalvini che inizialmente rimane in panchina, mentre la linea di centrocampo è confermata e vede ancora de Roon ed Ederson a battagliare al centro con Zappacosta e Ruggeri sulle fasce. Nello Sturm Graz confermato il 4-3-1-2, con Kiteishvili a supporto di Sarkaria e Jatta.

Serata fresca alla Merkur Arena di Graz, terreno in buone condizioni e ottima cornice di pubblico, con 14.205 spettatori presenti di cui ottocento arrivati da Bergamo. Prima del fischio d’inizio, grande ovazione del settore ospiti per Josip Ilicic, che è arrivato da Maribor per seguire la partite e che era già stato salutato e applaudito da un centinaio di bergamaschi la mattina direttamente al centro sportivo di allenamento della formazione slovena.

La gara è subito molto divertente: le squadre si affrontano a viso aperto, ma i nerazzurri sono un po’ troppo imprecisi e favoriscono le ripartenze dei padroni di casa. Quando la palla arriva fino alla zona d’attacco, Muriel e Lookman se la giocano bene, ma dopo un quarto d’ora scarso sono i padroni di casa a passare in vantaggio con il classico gollonzo: è il 13’, Prass trova spazio per aggiustarsi la palla sul destro e mirare verso Musso, sulla traiettoria c’è Toloi, che devia e spiazza il numero 1 argentino. Vantaggio Sturm Graz.

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Lo stadio diventa una bolgia, ma un paio di ripartenza mal sfruttate da parte della Dea fanno capire che c’è spazio per recuperare il risultato. Al 23’, però, serve un autentico miracolo in tuffo di Musso per evitare il 2-0: cross di Kiteishvili che salta netto de Roon, colpo di testa in mezzo di Stankovic e palla destinata all’angolino messa fuori dall’estremo difensore nerazzurro. La Dea reagisce in modo convincente solo al 27’: torre di Djimsiti per Lookman, che scarica il destro e trova Kiteishvili a respingere con Scherpen battuto. Il pareggio arriva poco più tardi e la combinazione Kolasinac-Muriel è un po’ fortunata nei rimpalli ma letale nel destro all’angolino del colombiano, che fa 1-1.

La gara sembra trascinarsi al riposo con due soli minuti di recupero, che si trasformano in otto per un intervento del Var che premia la Dea. Su una conclusione mancina di Zappacosta al secondo minuto di recupero, mentre Koopmeiners sta già battendo il calcio d’angolo, il direttore di gara Strukan ferma tutti e dopo tre minuti di controllo Var (con conferma al monitor) assegna il rigore alla Dea per fallo di mano (netto) di Stankovic. Dal dischetto, Muriel spiazza Scherpen e segna il 2-1.

I nerazzurri, ovviamente carichi, iniziano bene la ripresa: al 48’ Lookman serve Muriel sul mancino, ma Scherpen para in spaccata. Poco dopo, al 53’, lo Sturm Graz resta in dieci: il capitano Hierlander, già ammonito nel finale della prima frazione, trattiene per la maglia Ruggeri e si prende il secondo giallo. La gara, quindi, si mette bene per i nerazzurri, ma i cambi di Gasperini questa volta non pagano e con l’ingresso di Scamacca e De Ketelaere l’Atalanta fatica a costruire azioni degne di nota e va vicino al gol del 3-1 solo con un calcio di punizione del centravanti che sfiora l’incrocio dei pali.

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Nonostante questo, la partita sembra in pieno controllo dei bergamaschi, ma nel finale arriva l’episodio che riporta in gara lo Sturm Graz. Su rimessa laterale di Gazibegovic, Kolasinac è ingenuo e allarga il braccio intercettando il pallone in area. Il direttore di gara Strukan va di nuovo al monitor, verifica l’intervento (giudicando evidentemente ininfluente la presenza sul terreno di gioco di un raccattapalle in campo a pochi passi dalla zona di battuta) e assegna il calcio dagli undici metri. Dal dischetto Wlodarczyk non sbaglia, spiazzando Musso.

Nel finale la squadra orobica non riesce più a costruire azioni degne di nota: tanti i palloni buttati in area senza che Scherpen debba però più intervenire in modo importante per salvare la sua porta. Al fischio finale, dopo oltre sei minuti di recupero, resta l’amaro in bocca per un’occasione sfumata. Nulla è però compromesso e il cammino europeo dei nerazzurri è ancora tutto da completare.

Sturm Graz-Atalanta 2-2

Reti: 13’ Prass (S), 34’ e 45’+7 rig. Muriel (A), 80’ rig. Wlodarczyk (S).

Sturm Graz (4-3-1-2): Scherpen; Gazibegovic, Affengruberg, Wuthrich (61’ Lavalde), Dante; Hierlander, Stankovic, Prass (70’ Boving); Kiteishvili (61’ Serrano); Sarkaria (77’ Horvat), Jatta (61’ Wlodarczyk). All. Ilzer.

Atalanta (3-4-1-2): Musso; Toloi (81’ Scalvini), Djimsiti, Kolasinac; Zappacosta (77’ Bakker), Ederson, de Roon, Ruggeri (64’ Hateboer); Koopmeiners; Muriel (64’ Scamacca), Lookman (64’ De Ketelaere). All. Gasperini.

Arbitro: Strukan (Croazia)

Ammoniti: 45’+2 Kiteishvili (S), 45’+6 Lookman (A), 45’+6 Hierlander (S), 82’ Bakker (A).

Espulsi: 53’ Hierlander (S).

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