Il 4 giugno è il giorno dei Percassi: nel 2010 è iniziata la seconda avventura di Antonio (e famiglia)
Giornata importante per chi da quindici anni tiene saldamente in mano le redini della Dea. Si festeggia in attesa del nuovo mister

di Fabio Gennari
Quel 4 giugno del 2010 era un venerdì. La telefonata che confermò la chiusura dell'operazione arrivò attorno alle 23.30 e permise di chiudere i pezzi e dare la notizia praticamente a ridosso di mezzanotte.
Quel giorno, Antonio Percassi comprò dalla famiglia Ruggeri la maggioranza dell'Atalanta per 14 milioni di euro. Ed è impressionante vedere dove è arrivata, nel giro di tre lustri, la società nerazzurra. In questi anni il mondo atalantino è stato completamente stravolto e, anche dopo l'arrivo a Bergamo di Pagliuca - era il 2022 -, il timone è sempre rimasto saldamente in mano ai Percassi.
La società è cambiata, Zingonia è cambiata (i famosi alberi piantati sul perimetro, a oggi, sono stati in gran numero sostituiti) e lo stadio è stato prima acquistato e poi riqualificato. A distanza di 15 anni, la strada che è stata fatta è davvero parecchia e una bella fetta di questo percorso che ha visto protagonista Gasperini insieme ai Percassi e alla società (9 anni) ora è stata consegnata alla storia. Siamo nei giorni della decisione che riguarderà il futuro a medio termine della Dea e c'è grande voglia di continuare a stupire.
Una delle iniziative più significative che hanno segnato questa seconda presidenza Percassi è il dono di una maglia atalantina per ogni bambino che nasce. Il presidente la annunciò sul palco della Festa della Dea. Pochi mesi più tardi, quell'idea estiva divenne realtà e ora sono decine di migliaia i bambini che hanno visto la luce a tinte nerazzurre. Nel corso degli anni, la crescita è stata costante, anche se l'approccio al lavoro e i riferimenti della gestione Percassi non sono sostanzialmente mai cambiati. Questa è la fortuna della nostra squadra.