È stata una scelta tecnica, fatta guardando gli allenamenti. Per la prima volta in stagione, l’Atalanta, contro il Milan, ha iniziato e concluso la partita senza centravanti in campo.
Krstovic e Scamacca hanno guardato Atalanta-Milan dalla panchina. I cinque cambi effettuati da Juric sono stati Brescianini per de Roon (obbligato per infortunio dell’olandese), poi Djimsiti per Ahanor e Bellanova per Bernasconi, prima di Samardzic per De Ketelaere e Musah per Pasalic.
Il tecnico più volte durante la ripresa si è confrontato con Paro (il suo vice) guardando il gruppo di quelli che si stavano riscaldando. La partita, in quella fase, era molto equilibrata e il Milan, seppur rimasto con il solo Nkunku davanti, stava paradossalmente giocando meglio grazie agli inserimenti di centrocampisti ed esterni. Juric ha scelto di cambiare uomo su uomo, mantenere l’assetto e nel finale ci sono state due occasioni con Zappacosta (miracolo di Maignan in tuffo) e Musah, che ha calciato debolmente da due passi su assist di Djimsiti.
Con il senno di poi, è chiaro che la scelta fa pensare. Alla fine sono rimasti in panchina i due centravanti, più Sulemana, Maldini e Zalewski, ma bisogna anche dire che nessuno di loro, a Cremona piuttosto che nelle recenti partite, aveva fatto cose importanti al punto da meritarsi applausi e bei voti.
Vero che il pareggio col Milan ha un sapore diverso da quello di sabato scorso allo Zini, ma rimane la sensazione che nella ripresa si potesse fare qualcosa in più per vincere, anche se non è sempre scontato che, inserendo attaccanti, si aumenti la pericolosità della squadra.