Il diamante grezzo della Dea (che piace a Roma e Monaco)

Il diamante grezzo della Dea (che piace a Roma e Monaco)
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L’Atalanta ha per le mani un piccolo gioiello, si chiama Franck Kessiè, giovanissimo ivoriano classe 1996. Qualcuno lo aveva definito un diamante grezzo quando la stagione di serie B che si sta per concludere non lo aveva ancora consacrato, altri si sono quasi sorpresi di vederlo sotto contratto con la società nerazzurra dopo mesi passati ad allenarsi a Zingonia senza aver mai esordito in serie A. Anche questa volta il fiuto degli osservatori che fanno capo a Giovanni Sartori sembra aver funzionato. Dopo un periodo di prova durato una stagione, con allenamenti in prima squadra e qualche presenza in Primavera, Kessiè è stato tesserato dall’Atalanta nell’agosto del 2015 con un contratto fino al 2021 per una cifra che oscilla tra i 300 e i 500 mila euro. Per fare esperienza è stato girato in prestito al Cesena, in serie B. Al termine della stagione dei romagnoli manca solo una giornata e con i play-off all’orizzonte il ragazzo è diventato un elemento cardine della squadra di Drago. I suoi numeri sono incredibili: 36 presenze, di cui 31 da titolare, con 4 reti segnate e 2 assist forniti in 2.643 minuti.

 

Kessiè

 

L’arrivo a Bergamo e l’esperienza in Primavera. L’avventura italiana di Kessiè inizia il 31 gennaio 2015. Era stato segnalato già due anni prima al responsabile del settore giovanile del Chievo Verona, Maurizio Costanzi, che lo aveva visionato e ne era rimasto colpito. All’epoca il ragazzo ivoriano giocava con la nazionale under 17 del suo paese e si era fatto apprezzare in alcuni tornei internazionali come difensore centrale. Verso la fine del 2014, l’agente del calciatore lo aveva riproposto al direttore tecnico Sartori che dopo essersi confrontato con i suoi collaboratori (compreso Costanzi nel frattempo passato all’Atalanta) concretizzò l’operazione con l’arrivo in prestito con diritto di riscatto dalla formazione dello Stella Club Abidjan.

Kessiè fin da subito è stato aggregato alla prima squadra durante gli allenamenti e dopo l’arrivo del transfer disputò 7 partite per un totale di 630 minuti (quindi senza saltare nemmeno un minuto) nel ruolo di difensore centrale. Si racconta che durante le settimane di lavoro con Bellini e compagni, la resistenza fisica e la “fame “ di calcio di questo ragazzo africano, che parlava principalmente francese, fossero talmente grandi da vederlo giocare anche due amichevoli del giovedì, una dopo l’altra senza, batter ciglio. La stagione chiusa con la salvezza targata Edy Reja non lasciò spazio per l'esordio di Kessiè con l'Atalanta. In seguito, per qualche settimana il giocatore sembrò sparito dai radar, ma ad agosto 2015 la società nerazzurra decise di esercitare il diritto di riscatto mandando poi il giovanotto a Cesena.

 

https://youtu.be/_A0BT6f4bnc

 

L’esplosione in serie B e la nuova vita da centrocampista centrale. La crescita del ragazzo ivoriano in Romagna è stata certamente favorita dalla fiducia che mister Drago ha riposto in lui. Dopo l’esordio avvenuto ad Ascoli alla terza giornata (17 minuti disputati), la prima prestazione di qualità del numero 30 bianconero arrivò sul campo di Perugia. Con la squadra in 9 uomini (espulsi Ciano e Cascione) e in grande difficoltà, Kessiè entrò dalla panchina e al primo pallone toccato partì in dribbling saltando tre avversari: «Questo è forte davvero», commentarono stupiti alcuni compagni. Lo pensava anche mister Drago che, con coraggio e lungimiranza, decise di cambiargli posizione in campo schierandolo dal primo minuto come centrocampista centrale contro il Livorno (3 ottobre 2015). Da quel giorno la carriera di Kissè è cambiata radicalmente. Il primo gol al Lanciano, qualche assist per i compagni e tante partite disputate dall’inizio alla fine senza alcun problema di tenuta fisica e psicologica fanno di lui uno dei giovani più interessanti del campionato di B. A Cesena parlano tutti bene di questo giovane africano dai modi gentili e dal carattere tranquillo, con le cuffie sempre sulle orecchie e spesso in compagnia dell’altro africano ex Atalanta, Konè. Molti addetti ai lavori sono ora concordi nel ritenerlo pronto al grande salto.

 

 

Fisico, corsa e buona tecnica: Roma e Monaco stregate. In serie B Kessiè è un giocatore che fa la differenza. Quando parte in progressione palla al piede, gli avversari faticano a contenerlo. I suoi 183 centimetri sostengono un fisico incredibile. Come molti africani, anche lui ha bisogno di crescere ancora dal punto di vista tattico ma chi lo ha seguito in questa stagione lo ha paragonato a Nainggolan della Roma (con il tiro da fuori in meno). Con 4 presenze nella Nazionale maggiore della Costa D’Avorio di Drogba (3 in Coppa D’Africa) il ragazzo atalantino si è fatto notare da parecchi club e a Zingonia sono già arrivate offerte.

Secondo alcuni rumors la Roma di Sabatini e il Monaco hanno manifestato interesse per il ragazzo. Il futuro di Kessiè sembra comune a quello di tanti giovani che escono dal vivaio di Zingonia, ma le prestazioni con il Cesena hanno scritto una storia che potrebbe essere diversa. Il rientro alla base di Kessiè per il ritiro di Rovetta, che inizia il prossimo 10 luglio, è scontato, la sua duttilità tattica e le sue caratteristiche verranno valutate dal nuovo tecnico e solo ad agosto si deciderà il suo futuro. La sensazione è che la Dea abbia tra le mani un altro ottimo giocatore e si parla di una valutazione che si aggira già intorno ai 5-6 milioni di euro. Una stagione (magari da protagonista) in serie A con l’Atalanta potrebbe però far lievitare il suo valore in modo esponenziale.

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