Il Monza mina vagante del mercato di Serie A. Soldi e ambizioni sono dalla sua
L'entusiasmo dei brianzoli, l'esperienza di Galliani e le possibilità economiche di Berlusconi cambiano totalmente i giochi del mercato
di Fabio Gennari
Una neopromossa, di solito, si affaccia al mercato di Serie A con la forza di un gruppo che ha ottenuto il risultato e la voglia di migliorare prendendo qualche elemento di categoria. Ci sono poi casi di proprietà che partono in quarta e prendono un sacco di giocatori (magari sconosciuti, come il Venezia) ma poi pagano dazio sul piano dell'amalgama e della continuità. Il Monza, in questo senso, è un'autentica mina vagante del prossimo mercato e il fatto che sia alla sua prima, storica, promozione in A moltiplica le incognite.
Il presidente Silvio Berlusconi e l'amministratore delegato Adriano Galliani hanno lavorato a lungo ad altissimi livelli, esperienza e possibilità economiche non sono certo un problema e in base alle primissime dichiarazioni l'obiettivo è quello di allestire una squadra competitiva che possa subito consolidarsi nel massimo campionato. Certo, sparate a caldo come «adesso vogliamo vincere il campionato e andare in Champions» fatte da Berlusconi a Dazn subito dopo il fischio finale della finale play-off vinta sono tipiche del personaggio, ma sul mercato ci sarà da tenere alta l'attenzione.
Con tanto entusiasmo e fondi da investire, la condizione di neopromossa del Monza viene un po' meno rispetto, ad esempio, a Cremonese e Lecce. Facciamo qualche esempio per capirci meglio. Si parla già di giocatori come Belotti e Sensi, qualcuno addirittura azzarda ipotesi come il Papu Gomez (che già piaceva al Monza prima di andare a Siviglia) e, in generale, si parla di elementi di alto livello che potrebbero accettare questa nuova sfida.
Per la fascia di squadre medio-piccole, la presenza sul mercato di una realtà come il Monza di Berlusconi e Galliani può rappresentare un bel problema. Ci sono giocatori in circolazione che, al netto delle compagini che sono già sicure di giocare in Europa, potrebbero scegliere l'ingaggio prima del progetto. Un giocatore potrebbe scegliere la squadra biancorossa da protagonista invece che un ruolo da alternativa in una big, soprattutto a fronte di uno stipendio importante. Ma le possibilità sono molte e la curiosità, per vedere se e come cambieranno le cose anche per l'Atalanta, è molta.