L'editoriale di Jacobelli

Il paradosso di questa Dea: giocava meglio quando era in piena emergenza. Non si può più sbagliare

Considerato come si erano messe le cose, se fosse miracolosamente arrivato un ottavo pareggi, a Juric sarebbe stato certamente bene

Il paradosso di questa Dea: giocava meglio quando era in piena emergenza. Non si può più sbagliare

di Xavier Jacobelli

L’aria del Friuli sta facendo un gran bene a Zaniolo: segna il terzo gol in quattro partite, da ex implacabile affonda l’Atalanta infliggendo la prima sconfitta in campionato, premia la fiducia di Runjaic e inguaia Juric.

Considerato come si erano messe le cose, se fosse miracolosamente arrivato, a Ivan sarebbe stato certamente bene anche un ottavo pareggio contro la pimpante Udinese, che, invece, ha dominato la Dea. Fiacchi, molli, sempre in ritardo sulle seconde palle, atleticamente in difetto rispetto ai bianconeri, i nerazzurri hanno giocato la peggior partita stagionale, arrendendosi senza battersi.

Ancora una volta, il migliore in campo fra loro è stato Carnesecchi (fenomenale la risposta sulla cannonata dell’ottimo Karlstrom), ma se il migliore in campo è spesso il portiere, vuol dire che qualcosa non va.

All’Udinese fisicamente ben piazzata, sorretta da un condizione smagliante (Solet ne è l’emblema), illuminata dalla classe di Atta e dai guizzi di Zaniolo, proprio a Udine l’Atalanta ha contrapposto il cugino di Samardzic, non l’originale; i ripetuti errori di Zalewski; la fragilità di un centrocampo che non ha mai servito gli incolpevoli Scamacca e Krstovic. Si aggiungano i troppi cambiamenti di formazione di Juric: rispetto al pareggio con il Milan, la squadra iniziale è stata modificata per cinque undicesimi.

Domanda uno: perché, se martedì Lookman è stato il migliore in campo ed è tornato al gol dopo 169 giorni, il sabato parte in panchina? Domanda due: perché, se martedì De Ketelaere ha brillato contro il Milan, il sabato parte in panchina? Domanda tre: perché, se Brescianini è il centrocampista più in forma, il sabato deve accontentarsi di 5′ più il recupero?

Il paradosso della Dea è che ha giocato meglio quand’era in piena emergenza (addirittura nove erano stati gli indisponibili contro il Como). Urgono scelte chiare: Marsiglia e Sassuolo, per Juric e per i suoi, saranno già partite molto importanti. Da non sbagliare, come è successo a Udine.