Il pericolo più grande? Pensare che aver superato il Liverpool porti qualche vantaggio
I 90 minuti del Velodrome saranno importantissimi per la qualificazione, si parte da 0-0 e il percorso fatto finora deve dare fiducia ma null'altro
di Fabio Gennari
Si parte da 0-0, si giocano due partite e la prima sarà in un contesto complicato. Complicatissimo. Domani sera (2 maggio) ci sarà la sfida di andata contro i francesi del Marsiglia e per l'Atalanta di Gasperini, protagonista di una stagione finora da urlo, il pericolo più grande è la convinzione che la doppia sfida vinta con il Liverpool porti qualche vantaggio. Che il 3-0 di Anfield pesi sul risultato da ottenere con il Marsiglia. Che quei 180 minuti che per sempre resteranno nella storia della Dea possano fare la differenza.
La consapevolezza, la forza d'animo e la carica che un passaggio del turno in Europa League ti lasciano è importante. Aiutano. Ma non segnano. E adesso che l'avversario è cambiato e c'è un nuovo turno da affrontare, è chiaro che bisogna essere forti e ripartire da capo. Con lo 0-0 sul tabellone e due partite di fronte, almeno una da vincere.
La semifinale con il Marsiglia non sarà contro un avversario paragonabile al Liverpool per i valori in campo, i francesi però sono arrivati al penultimo atto della competizione e meritano grande, grandissimo rispetto.
Diciamo tutto questo più per l'ambiente esterno che per il gruppo, a Zingonia ci sono professionisti di alto livello che sono perfettamente consapevoli che sarà dura. Magari tra i tifosi c'è qualcuno convinto che, eliminato il Liverpool, con il Marsiglia sarà più semplice. Il campo, nel giro di pochi giorni, darà il suo verdetto, ma ora l'unica cosa che conta è giocare da Atalanta. Come tante volte le abbiamo visto fare. Senza timore, partendo da 0-0 e pensando che la sfida con il Liverpool ormai conta solo per la storia. Non per quello che c'è ancora da fare.