Il ritiro a Clusone tra buone notizie e nodi da sbrogliare: è il momento del Gasp
Il tecnico ha condotto le operazioni in montagna e poi parlato del mercato al termine della gara vinta con il Locarno
di Fabio Gennari
La questione portieri, quella relativa ai colombiani e il mercato che vede la Dea in grande fermento, sebbene ci siano ancora diverse scelte da compiere nel gruppo che complicano un po' le cose.
Gasperini ha raccontato, al termine della sfida al Locarno, di essere contento del lavoro svolto a Clusone. Non ci sono stati particolari intoppi, si è lavorato bene e molto intensamente per un gruppo che ha recuperato quasi tutti solo alla fine (quando si sono aggregati anche gli Under 21) ma che ora, a Zingonia, vivrà altri giorni molto importanti.
In merito al dualismo Carnesecchi-Musso, il tecnico della Dea ha fatto capire come non sia ideale una situazione in cui due primi portieri si contendono il posto. Questo perché le gerarchie in porta sono da definire molto bene a inizio stagione. In casa Atalanta, però, la situazione è complicata, perché privarsi di uno dei due significa restare con un portiere che deve dimostrare molto: Carnesecchi di valere una squadra di vertice che gioca in Europa, Musso che l'anno scorso è stato un caso.
Il discorso sui colombiani («Prima di privarmene ci penserei bene», ha detto Gasperini) è ovviamente legato al mercato: dipende dalla alternative che si possono portare, ma anche la posizione di Hojlund e le caratteristiche tecniche. Nei prossimi giorni sarà importante capire anche come si sbroglieranno le matasse relative ai calciatori fuori dal progetto e ai giovani in rosa. Gasperini è parso sereno a Clusone ma, come tuti gli allenatori, anche lui vorrebbe avere più tempo. Per lavorare al massimo.