Il ritorno di Sportiello: «Felice di essere qui, vorrei vincere un trofeo con l'Atalanta»

di Fabio Gennari

Il primo tesseramento risale addirittura al 1998. Una vita fa, tante stagioni passate a Zingonia (con la Fiorentina di mezzo) e poi il salto al Milan, dove negli ultimi anni ha assaggiato il palcoscenico di un club storico mentre la sua vecchia Atalanta alzava l'Europa League a Dublino.

Marco Sportiello è tornato a Bergamo, la sua presenza è importantissima per le liste e ci si aspetta possa essere molto pesante anche per lo spogliatoio: a 33 anni, il bagaglio d'esperienza merita attenzione, anche se la fine della carriera è lontana.

«Ritrovo l'Atalanta come l'avevo lasciata - ha detto il portieri ieri (4 agosto), durante la conferenza di presentazione -. Un ambiente sano e umile, ci sono tante persone con cui ho lavorato, per me è una bella sfida, non vedo l'ora di ricominciare. Al Milan ho vissuto due anni importanti, ho conosciuto un altro ambiente, un club storico. Quest'anno, non avendo le coppe e con un portiere di un certo spessore, la situazione non mi avrebbe aiutato a fare qualche presenza in più. Quindi eccomi qui, sono davvero contento di essere tornato e non ci ho pensato un attimo quando c'è stata la possibilità di rientrare a Bergamo».

Importante, pensando alla sua stagione, ragionare su aspettative e ruolo nel gruppo. «Mi manca vincere un trofeo. L'Atalanta lo ha già fatto, credo che sia quello che mi manca con questa società e con questo ambiente. Non sono più giovanissimo, ma nemmeno alla fine della mia carriera. So quello che posso dare nello spogliatoio, ci sono già calciatori di livello, credo che l'ossatura già ci sia, sicuramente posso e devo dare una mano sotto questo punto di vista. Con Rossi siamo amici. Carnesecchi l'ho trovato più maturo, con tanta esperienza in più alle spalle, soprattutto dopo lo scorso anno: abbiamo un ottimo rapporto fuori dal campo».