Il ritorno in campo di Scalvini, che ha giocato in mezzo e ha fatto una bella partita
Dopo 7 mesi dall'ultima volta, il 2003 ha ritrovato una maglia da titolare e adesso si candida come innesto di lusso per la seconda parte di stagione
di Fabio Gennari
La scelta di Gasperini ha sorpreso tutti. Non perché Giorgio Scalvini non possa giocare da titolare nell'Atalanta, ma perché lo ha fatto per la prima volta ben sette mesi e, per di più, da centrocampista vicino a de Roon.
Con Ederson e Pasalic in panchina, il 2003 nerazzurro ha dato risposte confortanti e non solo perché avrebbe avuto anche la possibilità di andare in gol, ma per il modo in cui ha affrontato una gara di alto livello contro la squadra più forte d'Italia.
In prospettiva, con la difesa che può contare su Hien, Djimsiti, Kossounou e Kolasinac oltre a capitano Toloi, è chiaro che proporre Scalvini come alternativa in mezzo allarga - e parecchio - il ventaglio delle scelte. In prospettiva, Marten de Roon (classe 1991) non potrà garantire molti altri anni ad alti livelli, quindi è da mettere in conto che un po' con il mercato e un po' con il lavoro si dovrà ragionare su nuove soluzioni per il futuro a medio termine della squadra.
Scalvini, contro Barella ma anche incrociando le traiettorie con diversi altri interpreti interisti, ha fatto contrasti duri, ha gestito bene il pallone e si è speso in rincorse importanti per i compagni. Alla fine è rimasto in campo per un'ora abbondante e si è ben comportato. Considerando il livello dell'avversario e la prestazione che ha offerta, tra i segnali che Gasperini cercava a Riyad forse la sua prova è quello più positivo e che, in vista della seconda parte di stagione, la Dea può considerare importante.