Serve pazienza

Il tempo dei nuovi, le motivazioni dei vecchi: forza Atalanta, hai tutto per stupire ancora

Il gruppo della Dea ha bisogno di tanto lavoro per darsi continuità e non incappare più in serate come quella vissuta contro il Como

Il tempo dei nuovi, le motivazioni dei vecchi: forza Atalanta, hai tutto per stupire ancora
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di Fabio Gennari

L'Atalanta è cambiata molto? Certo, ma non nelle sue scelte di base. Alla Dea serve tempo? Senza dubbio, ma non solo a quelli che sono appena arrivati.

Il momento a due facce che vive la squadra orobica è tutto da capire, ci sono però dei dettagli che aiutano a dipingere i contorni di una situazione che ha bisogno di stabilità per far emergere i valori. Che ci sono, nessuno deve avere dubbi. Ma serve tirarli fuori con l'umiltà del lavoro e la capacità di soffrire quando le cose non girano bene.

Tolto Koopmeiners, l'Atalanta titolare è tutta lì. Con Scalvini e Scamacca rotti che torneranno, ma anche con addosso, nella testa e nel cuore, un successo clamoroso come quello in Europa League che deve trasformarsi da comodo cuscino a materasso chiodato. È l'unico modo per non sedersi e lasciarsi inebriare dai fumi del successo.

Quello che molti chiamano "pericolo pancia piena", in sostanza. Non è un caso che contro Real Madrid e Arsenal la squadra di Gasperini abbia regalato grandi prestazioni sul piano della concentrazione e della applicazione.

Gli undici acquisti - dieci nuovi più il riscatto di De Ketelaere - raccontano poi di un'altra Atalanta che deve capire a fondo il gioco del mister. Qualcuno ci mette poco, come Retegui. Altri invece hanno bisogno di più tempo ed è qui che bisogna fare il più in fretta possibile: la qualità dei giocatori è indubbia, potenzialmente ci sono elementi che migliorano di molto le scelte a disposizione, ma adesso è il momento di tenere duro. Molto duro. E cercare di fare risultati importanti.

Commenti
Paolo74

Sì, ma bisogna correre!

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