Ilicic, che fai? Piace a Bologna, Monza e Cremonese, ma la questione è delicata
La classe non si discute. Semmai, ci si chiede quanto sia ancora in grado di essere decisivo. Cambiare aria potrebbe aiutarlo...
di Fabio Gennari
L'ultima voce, in ordine cronologico, è quella che vorrebbe l'ex direttore tecnico atalantino Giovanni Sartori intenzionato a portarlo a Bologna. Prima si erano registrati gli interessamenti di Monza e Cremonese. In generale, sul futuro di Josip Ilicic ci sono molte incertezze. Il valore tecnico dello sloveno, anche a 34 anni, non si discute, ma qui è tutta una questione di motivazioni e di capacità del ragazzo di ripartire per una seconda volta dopo i primi mesi del 2022 passati al buio.
Dopo il suo ingresso in campo nell'ultima gara del campionato 2021/22 contro l'Empoli, il numero 72 della Dea aveva pubblicato sui social una fotografia con scritto: «Atalanta, solo un inizio importante», ricevendo tra i commenti anche due cuori nerazzurri da parte del profilo ufficiale della società, oltre che di tantissimi compagni e tifosi. Ilicic ha ancora un anno di contratto con l'Atalanta (scadenza 2023) con opzione a favore della società per un ulteriore prolungamento, ma qui non si tratta di carte firmate o ingaggio. Viene prima di tutto l'uomo e la sua possibilità di tornare protagonista.
Se Ilicic volesse rimanere accettando magari un ruolo da jolly di lusso, Gasperini potrebbe sperare di riavere presto a disposizione un campionissimo che qualcosa di importante, giocando anche solo in campionato, può dare. Di fatto, si parla di quindici partite prima del successivo mercato di gennaio. Se invece il numero 72 della Dea volesse cambiare aria si troverebbe una soluzione, probabilmente senza problemi. Certo, pensare che possa tornare in campo a Valencia (6 agosto) dove con un clamoroso poker firmò la grande impresa prima dello stop per Covid fa venire la "pel de poia" alta tre dita...