Il ballottaggio

Ilicic o Miranchuk, uno deve partire: come si sceglie? La via maestra è guardare il futuro

In questo momento la questione diventa importante: fino alla Lazio tutto resterà così, ma poi andrà presa una decisione

Ilicic o Miranchuk, uno deve partire: come si sceglie? La via maestra è guardare il futuro
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di Fabio Gennari

Premessa: per sistemare la rosa dal punto di vista regolamentare, cioè tornare ad avere 17 giocatori over 22 invece dei 18 attuali (considerando anche Boga), basta che parta uno qualsiasi dei calciatori di quella lista. Rosa alla mano, il ruolo in cui c'è più abbondanza è sempre lo stesso e, dando per scontata la permanenza di Malinovskyi, il ballottaggio aperto è quello tra Ilicic e Miranchuk.

Fino a quando non tornerà Boga il problema non si pone e possiamo tranquillamente considerare che fino alla gara con la Lazio (22 gennaio) sia lo sloveno che il russo saranno nel gruppo a Zingonia. Gli ultimi dieci giorni di mercato, però, saranno infuocati e non si può perdere mai di vista l'unico elemento che permette davvero di guidare la decisione da prendere: il futuro. Sia per l'Atalanta che per i giocatori stessi, evidentemente in una posizione molto diversa dal punto di vista della prospettiva.

Miranchuk a Udine è entrato bene. Abbiamo più volte detto e sottolineato come i colpi li abbia e si tratta solo di metterli in mostra con continuità. A Bergamo non è facile riuscirci, la concorrenza è forte e l'arrivo di Boga riduce ancor di più gli spazi. Un prestito secco permetterebbe a lui di giocare molto di più e alla società di valutarlo a fondo, rimandando ogni altra decisione a fine campionato, con la certezza che se non sarà Miranchuk uno dei prossimi attaccanti della Dea bisognerà andare ad acquistarne un altro. E 15-16 milioni, questa la valutazione attuale che ne fanno a Zingonia, non sono di certo sufficienti per prendere un giocatore importante.

Di contro, le esigenze attuali della rosa sono che Miranchuk resti a disposizione. Il russo giocherà in Coppa Italia con il Venezia, anche perché Malinovskyi e Ilicic sono squalificati (idem Toloi), Zapata non c'è e Piccoli a Udine era out. A proposito della sfida alla Dacia Arena: con la prospettiva di non essere a disposizione mercoledì e considerando che i padroni di casa non avevano cambi e quindi il calo era ampiamente prevedibile, ci si poteva attendere un impiego più ampio di Ilicic?

Lo sloveno in questa seconda parte di stagione è chiamato a dare segnali importanti, finora è stato troppo discontinuo, anche se qualche fiammata si è vista. Classe 1988, rispetto a Miranchuk non deve dimostrare nulla, ma da lui ci si aspettano segnali in merito alla capacità di incidere davvero quando viene chiamato in causa. Dal numero 72 della Dea nessuno si aspetta la "quantità", ma tutti si attendono "qualità": se riuscisse a concentrarla in qualche spezzone di gara potrebbe essere ancora un valore importante.

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