Perché succede?

Impossibile far finta di nulla: il fallo su de Roon andava rivisto, così restano solo le polemiche

Una decisione incomprensibile, sbagliata. Qualcosa di pazzesco che ha condizionato una partita e di certo non aiuta il calcio

Impossibile far finta di nulla: il fallo su de Roon andava rivisto, così restano solo le polemiche
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di Fabio Gennari

Premessa: il Var è uno strumento che, come tutto ciò che serve per portare giustizia, va considerato un alleato prezioso. Sempre, comunque e dovunque. Il problema non è quindi la presenza del Var, ma l'utilizzo che ne viene fatto.

Ci sono regole, protocolli, indicazioni. C'è tutto quello che serve per comprenderlo, accettarlo e considerarlo un vantaggio rispetto al passato. Senza dubbio alcuno. Il problema nasce quando questo formidabile alleato non viene usato. Ed è incredibile che ciò accada ancora.

Nel primo tempo di Milan-Atalanta, su un cross dalla destra c'è De Ketelaere che fa la torre. Sul palo opposto arriva di gran carriera de Roon e succede che Reijnders lo spinge al punto da sbilanciarlo e mandarlo a sbattere contro Gabbia. Il difensore del Milan uscirà dal campo per infortunio, il centrocampista della Dea lascerà la partita poco più tardi per un trauma cranico. Può capitare che l'arbitro Di Bello non veda bene. Ma con due giocatori a terra e un sacco di tempo per vedere e rivedere quello che è accaduto, non è concepibile che dal Var (che era Valeri di Roma) non arrivi nessuna chiamata.

Questo è incredibile prima ancora che inaccettabile. Gasperini, imbufalito e incredulo, si è pure beccato due gialli per proteste in pochi secondi. Pur senza sapere cosa abbia detto al direttore di gara (e senza giustificarlo nel caso in cui, come pare, abbia esagerato), difficile non capire il suo stato d'animo. Sul telefonino hanno iniziato subito ad arrivare i replay, le immagini parlano chiaro e qualcuno dovrebbe cercare di spiegare perché non è stato detto a Di Bello di andare a rivedere l'episodio. Non di dare rigore, può darsi pure che ci sia qualche cavillo da qualche parte nel regolamento che spiega come quello non sia fallo. Ma non mandare il direttore di gara davanti al monitor è qualcosa di impossibile da capire. Comprendere. Giustificare.

Quello che è successo dopo, ovvero il rigore concesso per il contatto tra Jimenez e Miranchuk - che, seppur leggero, c'è -, viene di conseguenza guardato con gli occhi del sospetto. A fronte di quanto accaduto prima, questo episodio appare ancor più esagerato. Stesso discorso per il tocco di mano di Holm in area di rigore a partita praticamente finita. Un tocco che, però, non è punibile.

Tutto questo avviene dopo, è condizionato da una chiamata che andava fatta. Di fatto, non manca un rigore all'Atalanta, manca qualcosa di ancora più importante: la decisione di chi stava davanti al monitor e aveva tutti gli strumenti tra le mani per ribadire che il Var è una cosa seria. Un alleato prezioso. Non lo ha fatto e questo non fa bene al calcio.