In attesa dell'offerta per Hojlund, la domanda è una: cosa succederà dopo?
Se il danese partisse, come molto probabile, la società si muoverà ancora sul mercato per completare il reparto offensivo
di Fabio Gennari
Partiamo da alcune certezze. Il destino di Rasmus Hojlund, secondo le notizie che circolano e stando alla corte (pur senza proposte ufficiali ancora) che sta facendo il Manchester United da settimane al ragazzo, sembra davvero segnato.
Si aggiunga poi che C'è anche il Paris Saint-Germain interessato, l'asta che si potrebbe innescare porta tutto nella direzione dei 70 milioni (più bonus) che chiede l'Atalanta e la scelta di lasciar partire il ragazzo è abbastanza naturale. A quelle cifre, a queste condizioni, la società nerazzurra (che ha già presto El Bilal Touré) cederà il ragazzo con una plusvalenza mai vista dalle parti di Bergamo (siamo vicini ai 60 milioni di euro).
La domanda che quindi i tifosi si fanno è semplice: un volta ceduto Hojlund, che succede? L'intenzione è quella di inserire un altro elemento importante in attacco, ma non è detto che sia un centravanti. A ben guardare, la rosa della Dea avrebbe più bisogno di un Lookman mancino, un giocatore che possa muoversi nel tridente da esterno o comunque con caratteristiche tecniche di alto livello più da seconda che da prima punta. Al momento, ragionare sui nomi è impossibile - e dalla dirigenza, come sempre, non arriva un sospiro -, ma il profilo dovrebbe essere quello.
A oggi, ragionando senza Hojlund, ci sarebbero: Touré, Zapata e Latte Lath come centravanti (pur con caratteristiche diverse), Lookman, Muriel e Cambiaghi come seconde punte. Se partisse anche Muriel, si potrebbe inserire al suo posto un ulteriore elemento. Con la "casella" del trequartista attualmente occupata da Koopmeiners, Pasalic e (volendo) dal russo Miranchuk. Numeri alla mano, parliamo di nove giocatori per tre posti. Un'abbondanza che per Gasperini sarebbe davvero tanta roba.