In attesa di Muniz, domanda legittima: perché l'Atalanta non ha ancora preso il centravanti?
C'è la volontà precisa di prendere un attaccante con determinate caratteristiche dietro all'attesa di un nuovo innesto, che dovrebbe essere il brasiliano

di Fabio Gennari
In questi giorni di attesa del nuovo centravanti nerazzurro, mentre tutti si chiedono come mai l'Atalanta sia in ritardo con l'operazione, val la pena porsi una domanda... al contrario: perché non si è chiuso prima con un sostituto di Retegui?
Il punto di vista è necessario per provare a comprendere meglio la situazione e la risposta sta tutta nella volontà di acquistare uno degli obiettivi primari, piuttosto che di riempire semplicemente la casella con un nome magari di livello inferiore, ma più accessibile.
Posto che le vie del mercato sono infinite, l'Atalanta in queste settimane poteva affondare su Lucca, che è andato al Napoli per 35 milioni. Si è mosso Raspadori, ma lo ha preso l'Atletico Madrid per circa 25 milioni. Sul mercato c'è Hojlund (6 milioni di prestito e una quarantina abbondanti per l'obbligo di riscatto), eppure la Dea ha puntato altrove. Anche di Krstovic si è parlato, a cui la Roma starebbe lavorando per una cifra complessiva tra i 25 e i 30 milioni. Quindi meno rispetto a quelli che si stanno mettendo sul tavolo per Muniz (siamo sopra a quota 40 milioni) e si sono proposti per Mateta.
L'Atalanta sta cercando di comprare in Premier, non ha affondato ad esempio nemmeno su Arokodare del Genk (con 40 milioni probabilmente sarebbe già a Bergamo), quindi siamo di fronte a una scelta precisa, non a una rincorsa che mira solo a tappare un buco. Per quanto sia importante. Certo, prima si fanno queste mosse e meglio è, anche se il passato (i "giorni del condor" di Galliani ce li ricordiamo tutti...) racconta che ci sono anche strade alternative. Restiamo in attesa.