di Fabio Gennari
L’addetto stampa del Marsiglia, a bordo campo insieme ai giornalisti italiani, i quali commentavano la bellezza dell’impianto, a un certo punto si è lasciato scappare questa frase: «Domani sera (oggi per chi legge, 2 maggio, ndr) sarà infuocato».
Che nelle gare interne la formazione francese sia spinta da un pubblico da urlo è risaputo, quello che però tocchi con mano arrivando a pochi centimetri dalla linea laterale è la grandezza di una struttura che da fuori colpisce mentre dal suo interno, addirittura, ti rapisce.
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Il Velodrome è uno stadio impressionante. Da vuoto, l’impatto è addirittura più forte rispetto ad Anfield e c’è grande curiosità per quello che può essere stasera nel momento in cui le squadre entreranno in campo.
Ci saranno sugli spalti 65 mila francesi e poco meno di 2.800 bergamaschi. I numeri non sono paragonabili, ma come già successo a Liverpool non c’è dubbio che i nerazzurri si faranno sentire e la squadra capirà presto di non essere da sola nella tana dei marsigliesi.

Quello che più impressiona è la grandezza delle tribune e della copertura. Il primo anello di posti a sedere è dolcemente “sdraiato” rispetto a spalti che, man mano che si sale, sono più ripidi. La visibilità sembra davvero ottima da tutti i punti in cui si scorgono seggiolini e la curiosità di vedere la Dea impegnata in un contesto di tale livello è davvero tantissima. Vero, come dice anche Pasalic, che le partite si disputano sul campo, ma anche il contesto può incidere molto. La Dea è avvisata.