In Europa League c'è bisogno della grande spinta di Bergamo (e della coreografia della Nord)
Serve una grande serata di coppa per riportare il buonumore in casa nerazzurra. La delusione dopo Firenze è tanta ma bisogna guardare avanti
di Fabio Gennari
La delusione di Firenze, la spina dell'infortunio di Scamacca, le due sconfitte alternate ad altrettante vittorie che non permettono alla squadra di stare più in alto in classifica: sono tutti buoni motivi per avere l'umore di traverso.
Sui social, termometro molto interessante quando le cose vanno male visto che commenti e pensieri si sprecano, sono stati giorni complicati per il mondo nerazzurro, ma ora il conto alla rovescia è partito e domani sera (21 settembre), per la gara di esordio in Europa League, c'è bisogno di uno stadio carico, positivo, trainante.
L'Atalanta in passato ha già vissuto momenti anche peggiori di questo, nelle difficoltà Gasperini e i suoi ragazzi sono sempre riusciti a mettere fuori la testa e non si capisce perché questo non possa succedere ancora. Il Rakow non è il Real Madrid, ma merita grande rispetto, come si deve a tutte le avversarie. A Zingonia sanno bene che si tratta di una partita che bisogna far diventare semplice con una grande prestazione di gruppo, ma è bene che anche chi siederà sulle tribune si metta nella posizione migliore: sostegno, sostegno e ancora sostegno.
Nelle scorse ore sono circolate anche informazioni in merito ad una coreografia che la Curva Pisani sta preparando per l'occasione. Si parla di cartoncini colorati da mostrare all'ingresso in campo delle squadre. I dettagli li scopriremo domani a ridosso del match, ma ciò che non serve spiegare è perché il Rakow, poi il Cagliari e poi il Verona rappresentano un trittico di partite che, nel giro di pochi giorni, può incidere davvero molto sulla stagione dei bergamaschi. Quindi è decisivo dare una mano, tutti assieme. Tutti per l'Atalanta.