In Europa League il trend si conferma, 4 gol con 4 marcatori diversi (in attesa del bomber)
Vero che hanno già timbrato il cartellino in campionato, ma vedere anche in Europa le reti di Scamacca e Lookman diventa importantissimo
di Fabio Gennari
De Ketelaere ed Ederson contro il Rakow, Scalvini e Ruggeri sul campo dello Sporting Lisbona. In attesa di Scamacca e Lookman, di Muriel e Pasalic - che in Europa qualche gol importante lo hanno segnato -, oppure di Koopmeiners, che ci ha già fatto vedere cose importanti anche in fase realizzativa.
Paradossalmente, l'Atalanta che guida il gruppo D di Europa League con 6 punti e 4 gol segnati, è ancora tutta da scoprire nei suoi uomini gol più importanti. O, detta meglio, deve ancora vedersi la potenza di fuoco atalantina con i giocatori più attesi.
Che segni l'uno o l'altro, francamente, è un dettaglio. Ma che ce la facciano elementi che di solito si preoccupano maggiormente di difendere (vedi Scalvini e Ruggeri) o altri che nelle cronache della vigilia (stagionale) non venivano di certo annoverati tra i potenziali protagonisti della zona gol (De Ketelaere e Ederson) è segno di grande maturità del gruppo: tutti si sentono coinvolti e chi ha l'occasione di diventare protagonista non si fa problemi a prendersi la scena.
Si dice che nei momenti duri, i duri inizino a giocare. Adesso arrivano partite europee dove gli uomini importanti devono salire in cattedra. Servono i gol di chi è stato ingaggiato per farne, c'è voglia (e anche bisogno) di vedere sul tabellino europeo dei marcatori il numero 90 o il numero 11. Perché se loro fanno gol la fiducia aumenta, e di conseguenza anche l'autostima. La voglia. La convinzione. L'importante è che il tabellino si "sporchi" d'inchiostro dalla parte nerazzurra ma, in certi momenti, il nome che firma è ancora più prezioso.