Di solito, a chi fa il suo mestiere, si augurano gol, assist e notti magiche. Le prestazioni di un attaccante, del resto, si misurano soprattutto con la media realizzativa. Parlando di Gianluca Scamacca, invece, il punto di vista non può che essere diverso. Deve essere diverso. Ha bisogno di una prospettiva differente. Più ampia. Meno focalizzata sul “come” e più, invece, semplicemente sull’esserci.
Se tutto proseguirà per il meglio, il numero 9 dei nerazzurri potrebbe tornare in campo domenica (19 ottobre) contro la Lazio. Sarebbe oltre un mese e mezzo dopo Parma-Atalanta 1-1, gara in cui ha giocato da titolare (30 agosto) colpendo anche un palo.
La speranza è che sia di nuovo insieme ai compagni per fare quello che così bene gli abbiamo visto fare nelle prime due giornate di campionato, in cui ha segnato un gol e colpito due pali. Non sarà subito lo Scamacca migliore, ma certamente il suo ritorno è una grande notizia.
E allora l’augurio per Gianluca Scamacca è solo questo: stare bene. Non per una settimana, non per un mese, ma per tanto tempo. Il centravanti romano, tra crociato e problema muscolare, ha perso tutta la scorsa stagione. È stato fuori praticamente un anno. E allora è giusto sperare e volere per Scamacca tanti allenamenti di fila, tanta fatica, tante convocazioni e poi tante battaglie in campo da protagonista. Una alla volta, senza nessuna fretta.