Inizia la Coppa Italia, il trofeo delle tre finali perse con Gasp: parte la rincorsa
Il cammino nel Trofeo Nazionale inizia da Bergamo contro una compagine di Serie B, appuntamento da prendere molto seriamente
di Fabio Gennari
Tre finali perse. Lazio e Juventus (due volte) che hanno esultato in faccia al popolo atalantino sceso a Roma e a Reggio Emilia. Un trofeo che sembrava l'unico possibile per la piccola Atalanta.
Poi il tempo cambia, il freddo dell'inverno (di maggio, mese di finali) viene spazzato via dal fuoco di Dublino e la Dea bella che non vince diventa Regina d'Europa (League). E allora cambia tutto, la luce del trionfo abbaglia la strada che i nerazzurri hanno imboccato quest'anno: da capolista in A, l'Atalanta proverà a fare il primo passo nel Trofeo Nazionale. Vincente, ovviamente.
Atalanta-Cesena è una di quelle sfide in cui hai tutto da perdere. Se l'Atalanta fa l'Atalanta, probabilmente finisce tanto a poco, ma al netto del numero di gol finale ci si aspetta una prova importante, perché c'è la possibilità che siano protagonisti nuovi ad animarla. Sostenerla. Portarla avanti. I convocati arriveranno in mattinata, ma al di là delle scelte si tratta di un impegno prezioso: se lo superi hai fatto il tuo dovere (perché i valori in campo sono netti), ma dipende molto da come lo superi.
Sullo sfondo c'è il Bologna (nei quarti di finale) da affrontare a Bergamo. La formula è nettamente meno accattivante di altre in giro per l'Europa e con quattro partite fatte bene puoi arrivare in finale. Superare Cesena e Bologna, sulla via Emilia, significherebbe guadagnarsi una tra Juventus o Empoli al penultimo atto (in doppia sfida). Chiaro che non si tratta di percorsi complicati come quelli del passato, quando si partiva spesso in trasferta in casa delle big. Adesso la big è l'Atalanta e oggi (18 dicembre) bisogna dimostrare sul campo di meritarsi questo appellativo.