Insulti razzisti a Koulibaly, l'Atalanta prende posizione: «Agiremo nelle sedi competenti»
Al fischio finale, qualcuno dalla Curva ha urlato insulti razzisti al centrale del Napoli e il video ha fatto il giro dei social. Gesto da condannare
di Fabio Gennari
Una figuraccia. Certo, si tratta di un singolo che insulta il difensore del Napoli Koulibaly durante l'uscita dal campo e lo apostrofa con il solito, becero, «Negro di m...», all'interno di un video che inizia a circolare e in poche ore si alza un polverone che coinvolge Bergamo e tutta la tifoseria dell'Atalanta. Niente di più sbagliato, l'insulto è assolutamente da condannare ma la responsabilità è personale e generalizzare non è giusto. L'Atalanta questa mattina ha preso posizione con un comunicato duro e molto preciso.
«Atalanta BC comunica - si legge nella nota apparsa sul canale ufficiale - che ogni comportamento non in linea con i principi di civiltà ed educazione, da sempre perseguiti da questo club, sarà osteggiato con forza. Non vogliamo, e lo sottolineiamo, dare visibilità a soggetti che nulla hanno a che fare con il nostro ambiente e, pertanto, senza clamori né generalizzazioni, agiremo nelle sedi competenti affinché l’immagine del club e della città di Bergamo siano tutelate».
Civiltà ed educazione, gli stessi principi cui si è richiamato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, in un tweet di ieri sera. «Che vergogna gli insulti razzisti di alcuni tifosi dell’Atalanta oggi allo stadio. I pochi che hanno urlato non ci rappresentano, ma riescono a farci fare una pessima figura. Le scuse mie e dei bergamaschi sani agli amici del calcio Napoli». La delusione per una sconfitta non può mai giustificare simili manifestazioni contro un giocatore avversario: il razzismo va condannato, sempre.