Parola al 10

Jeremie Boga si racconta a Tuttosport: «Il mio desiderio? Speriamo di tornare in Europa»

Sulle colonne del quotidiano torinese il fantasista della Dea ha parlato del suo momento, raccontando anche qualche bella curiosità

Jeremie Boga si racconta a Tuttosport: «Il mio desiderio? Speriamo di tornare in Europa»
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di Fabio Gennari

«Un desiderio? Ne avrei molti. Però scelgo quello più vicino, quello che ogni giorno quando andiamo in campo cerchiamo di conquistare. Speriamo di tornare in Europa, lo vogliamo tutti con grande determinazione».

Jeremie Boga, attaccante della Dea protagonista di un ottimo inizio di 2023, ha parlato sulle colonne di Tuttosport e si è raccontato sotto diversi aspetti. Molto religioso, appassionato di serie tv e giocherellone con il figlio Calvin di 6 anni, il numero 10 della Dea è carico per un finale di stagione da urlo.

«Fin da piccolo - ha detto Boga al quotidiano torinese - era un sogno indossare la numero 10. Non è una cosa che mi porta particolare pressione, mi aiuta invece a dare di più. Ho sempre giocato a pallone e nella mia carriera sono il numero 10 e il numero 7 ad avermi accompagnato. Posso fare anche meglio. In questo inizio di 2023 credo si sia vista la miglior versione di Boga con la maglia dell’Atalanta ma l’obiettivo, come sempre, è di crescere e fare ancora di più. Sulla fascia ma anche da 10».

Curiose anche le definizioni date ai compagni e il suo pensiero su Hojlund: «Una parola per ogni attaccante? Per me dico “dribbling”, Hojlund “velocità”, Muriel è “eleganza”, Zapata direi “forza”, mentre Lookman è complicato, lui è un po’ di tutto questo. Facciamo così: “killer”, quando vede la porta è letale. Tornando a Rasmus, deve solo continuare così e rimanere sereno e concentrato. Credo che possa avere un grande futuro, lo vedo tutti i giorni a Zingonia. Avanti con il lavoro, senza farsi condizionare dalle mille voci che girano e che escono quotidianamente sui giornali».

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