Kessie una spanna sopra tutti ma dietro c’è tanto da rivedere

Kessie una spanna sopra tutti ma dietro c’è tanto da rivedere
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Una partita folle. Tante cose buone ma tre gol presi in 18 minuti per errori individuali (Dramè sul primo, Sportiello sul secondo e un po’ tutta la squadra sul terzo), poi una reazione grandiosa e fino al 95esimo tutti alla ricerca del pari. Sportiello e Gomez non giocano una delle migliori partite al pari di Zukanovic e Kurtic, il migliore della Dea è l’ivoriano Kessie (due gol) con Petagna che segna il terzo gol. Tante cose da rivedere, alcuni spunti interessanti e nel complesso una squadra che mostra luci e ombre.

Sportiello 5: non può nulla sul gol di Immobile che appoggia la palla sul palo lontano e sigla l’1-0, si tuffa male sul gol del raddoppio e la palla gli sfugge alle spalle. Sul 3-0 è bravo a parare Immobile ma non può nulla su Lombardi e nel finale la rete di Cataldi arriva con il numero 5 laziale solo in area. Serata decisamente strana.

Raimondi 5,5: prestazione difficile da giudicare. In fase difensiva, quando è stato chiamato in causa, si è sempre disimpegnato bene. E’ l’unico a non essere mai andato in difficoltà sulla velocità pura e spesso ha raddoppiato: in occasione del 3-0 si fa trovare fuori posizione, ma per certi squilibri tattici Gasperini si è assunto le colpe nel dopo gara. Gioca anche terzino sinistro e poi di nuovo centrale: è tra gli ultimi a mollare.

Toloi 6: gioca molto alto e spesso si prende qualche rischio in una zona di campo dove Immobile diventa letale. Nonostante questo gli anticipi sono spesso risultati positivi anche se ha sempre accettato l’uno contro uno e in quella posizione diventa complicato.

Zukanovic 5: perde Hoedt sul gol del 2-0 e nel complesso non sembra in grande condizione, dei 3 centrali è quello che convince meno ma la valutazione complessiva sul match non può prescindere dal poco equilibrio visto nel primo tempo in fase di attacco. (79’ Petagna 6,5: gioca solo un quarto d’ora e alla prima occasione buona è abile ad insaccare)

Conti 5: nel primo tempo Gasperini gli chiede di accorciare spesso con Raimondi dalla parte di Kishna, si muove da esterno puro nel 3-5-2 ma non convince. Qualche cross sballato si vede, ha il merito di non mollare nulla fino alla fine, ma serve un po’ più di qualità.

Kessie 7,5: inizia come se giocasse in serie A da secoli, non ha paura di nulla e, anche se nel momento dei tre gol della Lazio sembra un po’ in bambola, ha il grande merito di non mollare e segna il gol del 3-1 con la decisiva collaborazione di Marchetti. Al 67’ realizza l’incredibile doppietta, nel complesso è l’ultimo a mollare e si guadagna la palma del migliore in campo.

Kurtic 5: troppo timido e svagato, è vero che deve tenere la posizione per provare a dare un po’ di equilibrio ma non incide mai e per lunghi tratti è sembrato quello dell’anno scorso. Passo indietro notevole dopo un buon precampionato.

Dramè 5: spinge molto fin dai primi minuti ma al 15’ è completamente fuori posizione e tiene in gioco Immobile che insacca il vantaggio, lascia il campo per un brutto colpo al collo prima della fine del tempo e con D’Alessandro Gasperini passa al 4-2-3-1 (43’ D’Alessandro 7: tutte le azioni più pericolose passano dai suoi piedi, è costantemente in movimento e le scelte iniziali del mister lo tagliano fuori dal gioco)

Spinazzola 7: in campo un po’ a sorpresa nel ruolo di interno è il migliore per lunghi tratti del primo tempo, sul gol del 2-3 fa uno slalom assurdo e nel finale sbaglia il tackle su Basta che serve a Cataldi la palla del 2-4. Complessivamente, una bella sorpresa.

Paloschi 6: prima palla utile, destro a colpo sicuro e deviazione di Biglia sulla traversa (9’), gioca sempre nel cuore della difesa laziale e tiene molti palloni anche se al tiro si rivede solo nella ripresa poco prima del gol di Kessie dell’1-3.

Gomez 5,5: poco ispirato nel primo tempo, apre la seconda frazione con un destro a colpo sicuro respinto da campione da Marchetti (48’), ma nel momento della massima spinta non si vede mai con la qualità che servirebbe.

All. Gasperini 5: inizia con il 3-5-2, cercava equilibrio e raddoppi continui ma qualcosa ha sbagliato (e nel dopo partita lo ha riconosciuto) tanto che la Dea è andata sotto 0-3 in 18 minuti. Passato al 4-2-3-1 i suoi giocatori si sono un po’ ritrovati grazie a Kessie (che non è un mediano, ma un ottimo incursore), a Spinazzola e D’Alessandro ma nel finale non è riuscita la rimonta. Ha detto che le risposte che ha visto sullo 0-3 lo confortano, in conferenza si è preso tante responsabilità e c’è tempo per migliorare. Il grande dubbio però è questo: perché se il 3-4-3 è il suo marchio di fabbrica, snaturarsi così tanto in base all’avversario?

Lazio: Marchetti 5,5, Basta 6, De Vrij 6, Hoedt 6,5, Lukaku 6, Milinkovic 5(86’ Cataldi 6), Biglia 7, Parolo 6,  Lombardi 6(69’ Wallace 6), Immobile 7,5, Kishna 6,5 (65’ Djordjevic 5,5). All. Inzaghi 6.

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