Il dubbio, dopo la panchina di entrambi martedì sera (28 ottobre) con il Milan, è se a Udine almeno uno tra Krstovic o Scamacca possa partire dall’inizio.
La gara del Bluenergy Stadium (si gioca domani, sabato 1 novembre, alle 15) sarà la terza di fila contro una compagine che gioca con il 3-5-2. A Cremona, Juric ha scelto il tridente, mentre con i rossoneri ha schierato Pasalic (su Modric a uomo) e due punte mobili come Lookman e De Ketelaere. Domani è possibile (probabile?) il ritorno in campo dello schieramento con un centravanti di ruolo e la possibilità di una staffetta è concreta.
Il ritorno in campo dall’inizio di Scamacca sarebbe un bel segnale per il suo percorso di recupero dopo lo stop che lo ha tenuto fuori 50 giorni a causa dell’infiammazione al ginocchio. Il numero 9 ha giocato dall’inizio le due gare con Pisa e Parma in avvio di stagione, poi il vuoto e il recente ritorno in campo contro lo Slavia Praga (22 ottobre) e poi a Cremona (25 ottobre) per due spezzoni finali di gara. Ora la possibilità di partire dal 1′ c’è: almeno in una delle gara contro Udinese, Marsiglia e Sassuolo la Dea potrebbe ritrovarlo dall’inizio.
Allo stesso tempo, nonostante Juric abbia parlato di lui come di un elemento che ha bisogno di lavorare più che di giocare partite in continuazione, c’è anche Krstovic che si candida per una maglia. Il montenegrino avrebbe bisogno di ritrovare la via della rete per rafforzare un po’ quella fiducia realizzativa che tutti gli attaccanti desiderano sempre avere: calciare in porta e farlo diverse volte è importante, ma segnare aiuta a segnare. Krstovic e l’Atalanta ne hanno un grande bisogno.
