Parola d'ordine

La certezza di Juric? Il gruppo nerazzurro è abituato a lavorare. Anzi, ne ha bisogno

Solo attraverso l'impegno quotidiano si possono perseguire risultati importanti. Una convinzione che dalle parti di Zingonia è condivisa

La certezza di Juric? Il gruppo nerazzurro è abituato a lavorare. Anzi, ne ha bisogno
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di Fabio Gennari

Si dice che il primo impatto di Juric con il mondo Atalanta abbia messo in luce tutti i tratti del grande lavoratore che il croato ha nel suo bagaglio da allenatore. E, a ben guardare, la Dea e il gruppo che tanto bene ha fatto agli ordini di Gasperini in questi ultimi nove anni (nonostante i tanti giocatori cambiati) hanno dunque un elemento in importante in comune con il mister. A Zingonia sanno bene che solo attraverso l'applicazione quotidiana si possono migliorare tanto le proprie prestazioni.

Passare da un martello come Gasperini a un allenatore più "morbido" nelle richieste quotidiane non sarebbe stato un bene, chi è convinto che ovunque si lavori allo stesso modo si sbaglia di grosso e da questo punto di vista Juric e il suo staff, già ben noti dal direttore sportivo D'Amico a Verona, sono una garanzia.

Anzi, a ben guardare il fatto di aver fatto bene con squadra di medio livello come Torino e Verona e male con una big come la Roma, benché a stagione in corso, può essere un altro segnale di come la disponibilità del gruppo pesi parecchio per il croato.

De Roon e compagni, sotto questo aspetto, sono una certezza. A Zingonia ci sono ragazzi che lavorano forte e vogliono farlo. Non ci sarebbe nulla di strano se emergesse che a inizio estate, quando Juric è stato scelto tra i sette allenatori con cui la Dea si era incontrata, proprio dal gruppo sia arrivata la richiesta di un certo di tipo di approccio alle fatiche quotidiane. I risultati diranno tanto, ma, in attesa di vedere all'opera la prima Dea del mister, i segnali che arrivano raccontano di un tecnico particolarmente attento all'impegno quotidiano e di come il gruppo lo stia seguendo.