La classifica è splendida, ma c'è un dato che fa sognare: c'è ancora tanto da vedere
La formazione di Gasperini ha ancora grandi margini di crescita, con diversi giocatori che ancora non si sono messi in luce
di Fabio Gennari
Atalanta a 13 punti, primato solitario e grande euforia a Bergamo. Il campionato dura 38 partite e ha ragione Gasperini: adesso non conta molto guardare le posizioni di classifica. Ma è anche vero che, partita dopo partita, è giusto gioire del cammino che la Dea ha appena iniziato e che, secondo molti, non potrà che migliorare. Attenzione, non parliamo dei risultati: quelli sono legati a tante dinamiche. Qui si parla proprio di prestazioni, di scelte, di condizione e di tutto quello che insiste sul rendimento di una squadra che ha come obiettivo quello di tornare in Europa.
Rosa alla mano, di giocatori che non hanno ancora fatto vedere tutto o che aspettiamo ancora più forti ce ne sono un sacco. Zapata e Muriel sono infortunati e quando torneranno (per il numero 9 di Gasperini ci sono speranze fondate che possa già esserci con la Roma) non potranno che aumentare le soluzioni; nel frattempo, Hojlund è a un gol e un palo in circa 130' minuti giocati e Lookman (sempre sceso in campo nelle prime cinque partite) ha segnato un gol, procurato un'autorete, conquistato un rigore decisivo e fornito l'assist per la rete che ha sbloccato il risultato a Monza.
Senza scorrere tutta la rosa, ci sono elementi che ancora non abbiamo visto al top (Ederson) e altri che stiamo scoprendo partita dopo partita (Soppy). Non vanno dimenticati i giocatori che possono avere gran voglia di rivalsa (Malinovskyi, bravissimo anche a Monza) e quelli che hanno il Mondiale come obiettivo, che il tecnico tiene sempre sulla corda e utilizza con continuità. Insomma, imbattuti e davanti a tutti con tante possibilità di migliorare, di crescere e di recuperare giocatori. Avanti con serenità, la stagione è appena cominciata.