La Dea si rafforza pure dietro Dallo Zurigo l'albanese Djimsiti

La Dea si rafforza pure dietro Dallo Zurigo l'albanese Djimsiti
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Quando tutti si aspettavano un nuovo attaccante, l’Atalanta puntella la difesa. Dopo Alessandro Diamanti e Remo Freuler del Lucerna, la società orobica è ai dettagli per il difensore svizzero-albanese Berat Djimsiti dello Zurigo. Come spesso succede quando si parla di mercato atalantino, l’operazione è stata condotta nel più stretto riserbo e quando sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni l'affare era praticamente già chiuso.

 

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Nazionale albanese, fisico da granatiere. Djimsiti è un difensore centrale che può adattarsi anche sulla fascia, in forza alla formazione elvetica dello Zurigo. Fisico imponente, 190 centimetri di statura per 83kg di peso, Djimsiti ha fatto il suo esordio con la Nazionale albanese del tecnico italiano De Biasi lo scorso settembre. In totale sono 5 le presenze con l’Albania, condite anche da un gol segnalo contro l’Armenia nella notte della grande festa dei Leoni per la qualificazione all’Europeo.

 

 

L’Atalanta ha condotto in porto un’operazione molto interessante, frutto, evidentemente, del grande lavoro di semina dei mesi scorsi di Sartori e del suo staff. Djimsiti è molto giovane ma i suoi numeri parlano chiaro: a 22 anni ha già giocato oltre 200 partite tra i professionisti mettendo a segno 13 reti e firmando pure 6 assist. Nonostante si muova in difesa e il fisico sia molto imponente, in carriera non è mai stato espulso e ha rimediato 30 cartellini gialli. La società nerazzurra è riuscita ad assicurarselo con un minimo indennizzo economico: il contratto di Djimsiti era in scadenza il 30 giugno di quest’anno ed è stata anticipata la concorrenza di altre pretendenti.

 

 

Cresciuto a Zurigo, ha giocato anche con la Svizzera. Il giocatore rappresenta una vera e propria scoperta del tecnico De Biasi. Concentrato in marcatura e sicuro in fase di impostazione, di lui dicono che sia molto bravo a gestire con maturità anche le situazioni complicate. Nella sfida decisiva in Armenia, il tecnico dell’Albania lo schierò a fianco del laziale Cana e i risultati furono decisamente buoni. Da giovanissimo, Djimsiti aveva indossato anche la maglia della Svizzera Under 18, Under 29 e Under 21 ma poi ha scelto l’Albania, seguendo le origini della sua famiglia.

Il giovane centrale è di piede mancino e predilige l’anticipo di testa, compirà 23 anni tra pochi giorni, in stagione ha collezionato undici presenze in Super League nello Zurigo, allenato dal finlandese Sami Hyypia. In carriera ha vinto una Coppa Svizzera giocandosi la finale con il Basilea nel 2014.

 

 

Paletta out 1 mese, difesa puntellata. L’operazione è stata chiusa in gran segreto e probabilmente l’accelerata definitiva è arrivata dopo il problema muscolare che ha bloccato Paletta. Il difensore in prestito dal Milan ne avrà per circa un mese, nella rosa di Reja ci sono anche Toloi, Stendardo e Cherubin ma per un motivo o per l’altro nessuno dei tre è in grado di offrire garanzie assolute nel medio-lungo periodo. Il difensore brasiliano in questa stagione è stato spesso fuori causa per infortunio, Cherubin è un elemento affidabile ma il prestito biennale dal Bologna scadrà nel 2017 quando avrà 31 anni (è del 1986), mentre Stendardo secondo gli ultimi rumors di mercato non sembra così certo di rimanere a Bergamo: inoltre pure lui (classe 1981) non può essere al centro del progetto futuro della Dea. Con l’arrivo di Djimsiti l’Atalanta abbassa notevolmente l’età media delle alternative a disposizione, e nello stesso tempo inserisce nel gruppo un ragazzo giovane che ha già grande esperienza.

Gli altri movimenti: la settimana della punta. Salvo ulteriori sorprese, sempre possibili con Sartori al comando del mercato, la prossima settimana dovrebbe essere quella decisiva per il nuovo centravanti. Le indiscrezioni che circolano parlano sempre del guineano dell’Anderlecht Idrissa Sylla (classe 1990) per cui si potrebbe chiudere un accordo a 1,8 milioni di euro. Non sono escluse, tuttavia, sorprese dell’ultima ora.

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