La Fifa cambia le regole del mercato dei prestiti: dal 1 luglio novità molto importanti
Dai vertici del calcio mondiale una sterzata per rendere più sostenibile il sistema. Ma cosa cambia per l'Atalanta?
di Fabio Gennari
Cambiano le regole del mercato del calcio dal prossimo 1 luglio 2022. Il tema, in particolare, è quello dei prestiti e si tratta di una limitazione temporale rispetto ai nuovi accordi che possono essere stipulati: la durata massima dev'essere di un anno e tra due società, con arrivo graduale a quella soglia nel giro di qualche anno, non potranno esserci più di tre giocatori in regime di trasferimento temporaneo. Di fatto, non sarà più possibile utilizzare una società come una sorta di "succursale", parcheggiando lì più elementi nello stesso periodo. La regola, però, non vale per tutti gli Under 21.
L'intento della Fifa è quello di favorire lo sviluppo dei giovani giocatori, promuovere l'equilibrio competitivo e prevenire "l'accaparramento" di troppi calciatori. Per quanto riguarda l'Atalanta, si tratta di una norma che va tenuta in considerazione anche se non sposta troppo le strategie presenti e future. La società nerazzurra utilizza lo strumento del prestito per testare un giocatore prima di impegnarsi in modo definitivo nell'acquisto e, allo stesso tempo, alcune cessioni del recente passato sono avvenute con questa modalità.
I nomi più importanti che sono arrivati a Bergamo o che sono stati ceduti dalla Dea con prestiti maggiori di un anno sono quelli di Cristante (arrivato dal Benfica) e Pasalic (Chelsea, anche se con doppio prestito annuale), mentre in uscita la società orobica ha piazzato Barrow al Bologna e Ibanez alla Roma con la cessione del cartellino che è diventata definitiva a 18 mesi di distanza. Per tutte le società, questa nuova norma avrà un effetto importante, sia sulle formule di trasferimento che sulla gestione dei ragazzi.
Quando si tratta di calciatori Under 21 la tendenza è in Italia e mandarli nelle serie minori a farsi le ossa. Elementi come Scalvini o Piccoli, ma anche Lovato, magari con queste nuove regole saranno gestiti in modo differente nel loro percorso di crescita e ci sarà un livellamento tra tutte le squadre, con meno acquisti e più spinta al settore giovanile. Combinando le nuove modalità sui prestiti e l'indice di liquidità che permette di acquistare solo se i conti sono in ordine, chissà come cambieranno gli scenari del calcio italiano.