Problema regolamentare

La finale di Euro 2020 sarà Inghilterra-Italia. Ma c'è un grosso problema con il Var

Nel protocollo che regola l'utilizzo della tecnologia ci sono regole che rendono vano il suo utilizzo. Speriamo che qualcosa cambi

La finale di Euro 2020 sarà Inghilterra-Italia. Ma c'è un grosso problema con il Var
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di Fabio Gennari

La seconda semifinale di Euro 2020 ha premiato l'Inghilterra, che ha vinto 2-1 contro la Danimarca grazie a un rigore praticamente inventato che Kane, centravanti britannico, ha prima fallito e poi trasformato in gol sulla ribattuta del portiere avversario. Il match, che ha portato all'eliminazione dell'atalantino Maehle (protagonista di un grandissimo Europeo), ha tuttavia messo in evidenza, per l'ennesima volta, un difetto strutturale davvero troppo pesante del protocollo Var che viene usato durante le gare.

In sostanza, la regola dice che se c'è un tocco, indipendentemente dall'entità, non è possibile per il Var intervenire con la chiamata del direttore di gara al monitor. Si tratta di un limite enorme, perché se da un lato è vero che l'entità dei contatti normalmente si valuta al meglio in presa diretta, dall'altro è chiaro come ci siano situazioni in cui dinamica e replay possono aiutare l'arbitro a cambiare una decisione che tutti considerano nettamente errata. Il rigore decisivo causato dall'impercettibile tocco danese su Sterling è inaccettabile di questi tempi.

Non è purtroppo il primo caso in cui il vincolo del protocollo rende vano l'uso della tecnologia, non stiamo ovviamente facendo nessun processo al direttore di gara della sfida tra Inghilterra e Danimarca, ma, al contrario, se ci fosse un regolamento più logico e giusto, errori come quello che abbiamo visto nei supplementari della semifinale di Euro 2020 verrebbero corretti in pochissimi secondi.

Tra l'altro, nella stessa azione c'è un altro episodio che farà discutere tantissimo. Mentre l'attaccante dell'Inghilterra partiva in progressione, infatti, le immagini televisive hanno evidenziato la presenza di un secondo pallone praticamente a fianco della traiettoria di corsa dei giocatori. Il regolamento è chiaro: se il pallone interferisce con l'azione, il gioco va fermato.

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