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Gli avversari
La Fiorentina ha cambiato molto, la certezza è Gonzalez ma dietro qualcosa concede
La squadra di Italiano affronterà l'Atalanta con qualche pensiero di troppo dopo le nazionali e la testa magari un po' rivolta all'esordio in Conference League
di Fabio Gennari
Il 4-3-3 di Vincenzo Italiano è un marchio di fabbrica, quello che non è ancora chiaro è quali saranno gli interpreti scelti dall'ex allenatore dello Spezia per la gara contro l'Atalanta. Le gare con le nazionali hanno privato la Fiorentina del centrale Mina (infortunio muscolare, al suo posto Ranieri), la Conference è alle porte (trasferta dal Genk giovedì prossimo) e il mercato ha portato altrove elementi come Amrabat, Cabral, Jovic e Igor che in passato hanno giocato anche da grandi protagonisti, in Italia e in Europa, con la casacca dei toscani.
La stella della Fiorentina è senza dubbio Nico Gonzalez, il numero 10 argentino è reduce da una trasferta complicata in Sudamerica con la sua nazionale (stesso problema di Beltran e dell'atalantino Musso) ed è da capire se mister Italiano lo sceglierà dall'inizio oppure se lo terrà come arma nei 90 minuti di gioco: al suo posto, eventualmente, due tra Ikonè, Kouame, Sottil e Brekalo mentre Nzola (ex Spezia) è destinato a scendere in campo dall'inizio al centro dell'attacco. Il mezzo, Arthur e Mandragora con Bonaventura sembrano i favoriti.
Spinti dai 30mila del Franchi, i padroni di casa cercheranno di riscattare la sconfitta di Milano contro l'Inter (4-0 prima della sosta), in avanti la Fiorentina ha soluzioni importanti ma è in difesa che ci sarà probabilmente spazio per la Dea dove attaccare e cercare la via del gol: Milenkovic è un giocare di livello, il duello con Scamacca si preannuncia molto interessante ma è nella bravura di chi si inserirà da dietro, in fascia o al centro, che probabilmente c'è il segreto per provare a tornare da Firenze con un risultato positivo.
