Rosa da rifinire

La rosa giusta di Gasperini: 17 titolari, 3 portieri e qualche giovane di belle speranze

Il tecnico di Grugliasco in conferenza stampa ha spiegato bene come intende lui la "rosa giusta", niente giocatori di troppo e nuovi innesti solo se di alto livello

La rosa giusta di Gasperini: 17 titolari, 3 portieri e qualche giovane di belle speranze
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di Fabio Gennari

Il tecnico della Dea Gasperini, durante la conferenza stampa della vigilia, ha spiegato per bene cosa intende lui per rosa corta. Non serve un numero esagerato di giocatori, il mister ha bisogno di unno zoccolo duro di giocatori formato da 16/17 elementi di movimento, a questo si aggiungono i 3 portieri e si arriva a 23/24 giocatori con i ragazzi. Del settore giovanile ma anche, se la società lo ritiene opportuno, in arrivo da fuori. È una formula semplice, la stessa che il tecnico porta avanti da anni.

Prendendo in esame la rosa di oggi, l'Atalanta è formata da Musso, Sportiello e Rossi (i 3 portieri) e da un gruppo che possiamo ritenere di "titolari" intercambiabili che presenta 4 difensori (Djimsiti, Palomino, Demiral e Toloi), 3 esterni (Gosens, Maehle e Hateboer), 4 centrocampisti (de Roon, Freuler, Pasalic, Pessina) e 5 attaccanti (Malinovsky, Ilicic, Muriel, Zapata e Miranchuk). Fanno 16 giocatori, con 2 grosse incognite: Hateboer è infortunato e tornerà a gennaio, Miranchuk ha mostrato colpi interessanti ma degli attaccanti è quello che deve dimostrare senza dubbio di più.

Oltre a questi giocatori ci sono elementi come Lovato e Pezzella (non citati da Gasperini in conferenza, al contrario di Musso e Demiral). Il primo è un difensore del 2000 che è interessante ma deve ancora dimostrare tutto. Il secondo un laterale classe 1997 arrivato in prestito dal Parma che non può, oggettivamente, essere considerato oggi al pari dei compagni. Loro due, insieme ai giovani Scalvini (2003, Gasperini ne ha parlato come il nuovo Bastoni), Sutalo, Delprato, Ghislandi, Da Riva, Piccoli andranno a formare quel gruppo di cui ha parlato il tecnico e che sarà definitivo a fine agosto.

Il concetto più importante espresso dal mister per i prossimi giorni di mercato è semplice: se qualcuno deve arrivare, è perché può cambiare in modo significativo i valori del "gruppo dei titolari", operazioni di completamento non servono. Perché la squadra c'è e offre ampie garanzie. Un giocatore come Thorsby della Sampdoria (la trattativa è molto ben avviata) può dare una bella mano in mezzo al campo, per il resto la squadra è un po' corta sull'out di destra (anche se si può giocare a 4), ma è davanti che si può fare ancora un salto in avanti importante: arrivasse davvero un esterno del livello di Boga o Traorè (Aston Villa) il miglioramento sarebbe netto.

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