di Fabio Gennari
Dopo la ripresa del campionato (otto partite, sette vittorie e un pari per la Dea) la squadra di Gasperini ha alternato parecchi giocatori tra i titolari (con Cagliari e Brescia sono cambiati 7-8 elementi e nessuno se n’è accorto), ma c’è un altro dato che, nella gestione soprattutto mentale del gruppo, sembra davvero decisivo. Quando la logistica non lo ha imposto (Udine, Cagliari e adesso Verona per via dell’orario d’inizio), Gasperini ha spesso dato la possibilità ai suoi giocatori di dormire a casa la sera prima della gara.
Sembra un dettaglio ma non lo è affatto: passare da una situazione di concentrazione continua (giocando ogni tre giorni) a un po’ di relax in famiglia non può che far bene ai giocatori. Questa settimana, visto il giorno in più a disposizione tra Brescia (martedì) e Verona (sabato) il tecnico ha fatto due gruppi in due giorni diversi concedendo il riposo alternato. I giocatori in questo modo si concedono qualche ora al lago o al mare raggiungendo le famiglie. Difficile pensare a un modo migliore per affrontare questo calcio compresso post coronavirus.