Situazione complicata

La matassa Demiral è da sciogliere in fretta, una via d'uscita la si deve trovare

Il classe 1998 turco è fuori dal gruppo. Lui vorrebbe andare all'Inter, ma la Dea vorrebbe monetizzare. Urge una soluzione

La matassa Demiral è da sciogliere in fretta, una via d'uscita la si deve trovare
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di Fabio Gennari

A meno di clamorosi colpi di scena - e visto l'andazzo del mercato degli ultimi giorni nulla va escluso -, Merih Demiral va considerato un sicuro partente per l'Atalanta. Il giocatore, tornato venerdì a Zingonia, non ha fatto nessuna marcia indietro rispetto alle dichiarazioni dell'agente, che ha parlato di partenza sicura, e anche sabato mattina, sui suoi social, è comparsa un'immagine con il messaggio «News soon. Work» (ovvero: presto ci saranno notizie. Al lavoro) e la faccina sorridente. Novità a breve, quindi, per il classe 1998 turco.

Lo scenario è abbastanza chiaro: Demiral vuole andare all'Inter e la sua esperienza a Bergamo è ritenuta chiusa. Il dettaglio, per nulla secondario, è che, a fronte di un riscatto da circa 20 milioni di euro fatto valere l'estate scorsa dall'Atalanta, attualmente il turco "pesa" ancora a bilancio per circa 15 milioni.

Chiaro che la società orobica ha tutta l'intenzione di monetizzare la cessione per non perderci e una partenza a titolo definitivo oppure in prestito con obbligo di riscatto sarebbero una garanzia per la Dea. Ma vista la situazione, con il giocatore che si è messo in una posizione complicata e ai margini del gruppo, anche un prestito con diritto di riscatto sarebbe comunque una buona via d'uscita.

Tecnicamente è complicatissimo (quasi impossibile) pensare che il calciatore possa rientrare nei ranghi della Dea, un eventuale prestito sul piano tecnico sarebbe per lui una buona soluzione per rilanciarsi e senza garanzia di riscatto permetterebbe all'Atalanta giusto di risparmiare l'ingaggio. Poi, tra un anno, si vedrà. A quel punto, il suo "peso" a bilancio, grazie all'ammortamento, si ridurrebbe a una cifra più vicina ai 10 milioni di euro.

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